Rosella Sensi: "Fraintese le mie parole su Zeman. Stimo il boemo, ma avrei tenuto Montella"

03/10/2012 alle 14:08.

CSS - Nel corso della trasmissione "Te la do io Tokyo", è intervenuta ai microfoni dell'emittente radiofonica romana Rosella Sensi, ex presidente giallorosso. Queste le parole dell'ex patron romanista:

 

"Volevo solo ricordare che domani ci sarà la messa in memoria di mio padre, alla chiesa di Sant'Anna, in una traversa di Piazza Risorgimento, alle 19. Io ricordo anche il presidente Viola, come mio padre. E' stato forse uno di quelli che ha stimolato alcuni cambiamenti in Lega. difficile non ricordare quello che pensava mio padre, lo esprimeva direttamente. Di mio padre poi ricordo una cosa: aveva tanto piacere ad avere lo stesso nome di "

Su Moratti cosa diceva Franco?

Papà era amico di Massimo Moratti, come con tutti. In base alla situazione poi si pizzicavano tra di loro. C'era un rapporto di stima e fiducia reciproca. 

Qualcuno in malafede dice che la Sensi è contro Zeman per Montella...

Un equivoco che è meglio chiarire. Mi sarò espressa male: quando Montella era già allenatore della Roma, io avrei preferito continuare con Vincenzo. Mi piace il calcio di Zeman, mi piace Zeman. Io sono molto felice sia qui il mister anche se mi dispiace non si veda ancora il suo gioco. Io faccio la tifosa, esprimo un giudizio e rispetto le scelte che presuppongono le diverse problematiche. 

Si è scatenata una bufera nei confronti di questa Roma. Tu che hai esperienza di contestazioni sui giornali, cosa ne pensi?

Io, a fronte dell'esperienza che ho, dico che quando i risultati non arrivano c'è un clima di insoddisfazione che porta a scrivere diverse cose. Proprio perchè l'ho subito non riesco a giudicare. Io continuo a pensare che il mister farà bene, ci toglieremo qualche soddisfazione. Sono tifosa e voglio passare delle domeniche diverse da quest'ultima. 

La Roma di Franco Sensi è anche andata male. Ma quanta incidenza aveva quando entrava negli spogliatoi?

Vi racconto un episodio che riguarda Aquilani. Mio padre aveva il bastone, non camminava bene, ma spesso diceva: "Io c'ho il bastone, non posso camminare, ma co questo ce posso fa' qualcosa...". Bruno Conti entrava spesso negli spogliatoi, lo faceva anche Daniele Pradè. Io dico solo: "Forza Roma, e basta".