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Fidelity Card, Marra: "Ottima per dare fiducia agli appassionati"

13/03/2012 alle 17:49.

«Come consigliere dell'AS Roma, come tifoso giallorosso e soprattutto come semplice cittadino che non ama la cultura orwelliana delle schedature, da quelle delle banche e carte di credito a quelle delle spese amiche dei supermercati, attraverso le quali si fruga persino nei nostri frigo e si catalogano i nostri gusti e le nostre scelte alimentari, non posso non condividere l'iniziativa del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri di sostituire la 'tessera del tifosò con la 'fidelity card'

«Certo, dopo questo primo passo sovrastrutturale, come direbbero psicologi o sociologi dei giochi, si dovrebbe passare a iniziative strutturali, che riguardano gli stadi come costruzioni che possano garantire e coniugare insieme sicurezza e godimento dello spettacolo calcistico», continua. «Come cittadino che ama lo sport ancora prima che come Consigliere dell'AS Roma e tifoso giallorosso -dice Marra- sento di dover sollecitare le autorità istituzionali (Ministri, Sottosegretari, Presidenti delle Regioni e delle Province, Sindaci, Assessori, Consiglieri) a convocare una Conferenza, una sorta di Stati generali del Calcio, per affrontare e risolvere questo problema non più rinviabile e che fra l'altro darebbe un forte impulso, anche più della mitica TAV, ai problemi della ripresa dell'occupazione e della crescita economica». «Un'ultima annotazione. Mi dispiace che l'ex ministro Maroni, persona che stimo e di cui mi onoro di essere amico e che tanti successi ha riscosso come responsabile del Viminale contro la criminalità organizzata e i violenti, abbia bollato la fidelity card come una vittoria degli ultrà e non come un'iniziativa a favore degli stadi-aperti e contro gli stadi-ghetti, vale a dire a favore dei tifosi come uomini consapevoli e non come pre-giudicati. Per questo saremmo lieti, se lo riterrà opportuno, di ascoltare anche le sue ragioni -conclude-. Ragioni comunque interessanti, ne siamo certi, anche se ci permettiamo di non condividerle». 

(adnkronos)