Un vero e proprio esame di maturità. Per dimostrare di poter ambire al terzo posto, di aver acquisito quella continuità tanto ambita da Luis Enrique, e soprattutto di saper fare a meno anche di Francesco Totti. Per la Roma, la l'impegno di Bergamo rappresenta l'ennesimo treno stagionale da non perdere oltre che l'occasione per ritrovare quel successo in trasferta che manca da due mesi. La frenata dell'Udinese e i problemi in casa dei cugini della Lazio, inoltre, mettono i giallorossi nella condizione di dover fare tutto il possibile per strappare l'ultimo pass utile che vale l'accesso alla prossima Champions League.
Come sostituto di Totti nel ruolo di trequartista Luis Enrique ha sempre scelto Pjanic, mentre Lamela è stato schierato dietro alle punte dal primo minuto solo quando sono mancati sia il capitano sia il bosniaco (con Palermo e Genoa). Seguendo le indicazioni del passato, quindi, dovrebbe essere Pjanic a vestire i panni del regista avanzato, lasciando libera una casella a centrocampo per l'inserimento di uno tra Greco, Simplicio e Marquinho (al fianco di De Rossi e Gago). A giocarsi le due maglie dell'attacco, invece, saranno Osvaldo, Borini, Lamela e Bojan (uscito dal campo dall'allenamento con una fasciatura al ginocchio destro per una lieve infiammazione), con i primi due in netto vantaggio sulla concorrenza: l'ex Espanyol, a digiuno da gol da due mesi, non vede l'ora di sbloccarsi contro la sua ex squadra, mentre Borini non ha alcuna intenzione di fermarsi ora che all'orizzonte c'è anche l'azzurro dell'Italia.
(ansa)