L'obiettivo non è di poco conto: trasferire nella Roma la filosofia di gioco del Barcellona. Luis Enrique non si nasconde e, da nuovo tecnico della 'Magica', parla apertamente dei suoi progetti di lavoro in giallorosso. Praticare un calcio offensivo, spettacolare, sempre alla ricerca del successo sono i tre capisaldi da cui 'Lucho' non vuol prescindere
Fiducia che anche 'Luchò dovrà dimostrare di meritare dopo che Franco Baldini e Walter Sabatini hanno deciso di affidargli il progetto 'made in Usa'. «Col tempo verrà valutato il nostro lavoro, vedremo se saremo all'altezza delle aspettative, se riusciremo a raggiungere dei risultati», ha ammesso al canale tematico giallorosso. «Il mio obiettivo è di poter dare qui quello che ho imparato al Barcellona. Non mi preoccupa il modulo di gioco - ha quindi aggiunto -, lo adatterò ai giocatori che ho a disposizione. Quello che non cambierò mai sarà l'idea di entrare in campo per vincere, di attaccare, di far sì che i nostri tifosi vedano nella squadra una grande ambizione e voglia di vincere. Ai tifosi non voglio promettere nulla, solo dire che non risparmieremo le nostre forze e che spero di raggiungere risultati importanti qui a Roma».
Per riuscirci, si affiderà sin dall'inizio al giocatore che negli ultimi 20 anni ha rappresentato l'universo giallorosso: «Totti? È una leggenda, non solo a Roma ma in tutto il mondo. Francesco è un calciatore unico ed è un piacere poter contare su giocatori del suo calibro, così come De Rossi e Perrotta. Se mi piace Vucinic? Mi piacciono tutti i giocatori forti, più giocatori bravi ci sono, meglio è».
E infatti sul mercato la Roma è attiva col suo direttore sportivo Walter Sabatini in cerca degli elementi giusti per rinforzare e ringiovanire la rosa. «È il momento di mettersi a lavoro, di valutare il gruppo che ho a disposizione - ha ammesso il tecnico -. È un nuovo inizio per tutti ed è evidente che dovremmo capire quali nuovi innesti potranno aiutarci a raggiungere i risultati che vogliamo. Siamo aperti ai migliori giocatori del mondo, l'importante è che abbiano fame». La stessa che dovranno dimostrare Pizarro e Borriello, ancora in bilico tra conferma e cessione. Su entrambi si è esposto Sabatini: «Pizarro al Napoli? No, non lo diamo agli azzurri anche perchè non ce l'hanno chiesto - ha detto a Radio Kiss Kiss Napoli -. Borriello lo ritengo uno degli attaccanti più forti in Italia ed è un problema nella Roma solo perchè è molto forte e richiede uno spazio che forse nessuna squadra gli può garantire preventivamente. Ma è un grande giocatore e ce lo teniamo stretto, poi vedremo cosa accadrà confrontandoci con lui». Quanto a Ramirez del Bologna e Lamela del River Plate, il ds ha frenato: «Ramirez appaga il mio senso estetico del calcio ma non è una priorità per la Roma dal punto di vista tattico. Lamela invece non è escluso che si fermi un altro anno in Argentina perchè è molto giovane».
(ansa)




