Sciopero calciatori, tra Lega e Assocalciatori trattativa ad oltranza

15/09/2010 alle 19:37.

'Lavori in corso'. Il cartello campeggia ancora davanti alla Federcalcio, sede della trattativa che Lega di Serie A e Assocalciatori stanno portando avanti per riscrivere il contratto collettivo scaduto lo scorso giugno, ed evitare così in extremis lo sciopero minacciato dai giocatori per la quinta giornata del massimo campionato italiano (25 e 26 settembre). Gli incontri di lunedì scorso e di questa mattina

Ed è proprio quello che questa mattina hanno cominciato a fare il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta (accompagnato in Figc dai presidenti del Cagliari e della Lazio, Massimo Cellino e Claudio Lotito, e dall'avvocato della , Michele Briamonte) e i legali dell'Assocalcitori (Umberto Calcagno e Stefano Sartori). Il secondo round della trattativa ha prodotto un passo in avanti nella traduzione in testo scritto di sei degli otto punti proposti da via Rosellini. Restano fuori, al momento, da un'intesa di massima i due nodi (di natura politica) su cui c'è ancora forte frizione: le richieste della Lega che i calciatori fuori rosa si allenino a parte e che accettino obbligatoriamente il trasferimento altrove a parità di categoria e di rendimento. »È stato un incontro positivo, ma su alcune questioni siamo ancora distanti - ha ammesso l'avvocato Calcagno al termine del secondo round - Oggi era solo un incontro tecnico per mettere nero su bianco sei degli otto punti su cui c'è convergenza di intenti. La giornata cruciale sarà venerdì quando il dibattito sarà anche politico«.

Quando cioè al tavolo della Federcalcio siederanno anche il presidente dell'Aic, Sergio Campana, e il suo vice Leonardo Grosso. »La cosa positiva è l'impegno delle parti a trovare l'accordo e scongiurare lo sciopero - ha poi aggiunto il legale - Ma ripetiamo che ancora non l'abbiamo raggiunto, anche se siamo convinti che si possa fare. Non sarebbe giusto, però, creare false aspettative«. Aspettative che all'interno della Lega sono esternate dal presidente Beretta: »L'idea è di un confronto a oltranza per trovare un accordo ed evitare lo sciopero che è sempre più immotivato. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro tecnico che va tradotto in qualcosa di più sostanziale nell'incontro di venerdì dove si andrà ad un confronto nel quale ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità in maniera costruttiva«.

Il padrone di casa di via Rosellini ha inoltre sottolineato che »l'obiettivo è quello di costruire un'intesa che ha come punto di riferimento il complesso delle proposte. L'accordo va considerato nel suo insieme, non si può fare della margherita sui singoli punti«. Ad auspicare un'intesa tra le parti è invece il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, che ha parlato di »accordo tra gentiluomini grazie alla buona mediazione della Federcalcio«. »Se venerdì non chiudiamo siamo una manica di imbecilli - ha sottolineato il patron dei sardi, riservando poi una stoccata al collega Lotito - Le trattative sono state portate avanti da alcune persone meno indicate, che arrivavano da esperienze non positive, e quindi meno credibili, anche se esprimevano posizioni giuste«. E proprio il presidente della Lazio ha voluto precisare che »la Lega non vuole assumere posizioni di prevaricazione e negare alcuni diritti. Noi abbiamo messo sul tappeto una serie di problemi. È fondamentale risolverli per avere un calcio in linea con le nuove regole e per renderlo più competitivo. Dal 2012 infatti entreranno in vigore le norme sul fair play finanziario e le società devono assolutamente restare in equilibrio. Per questo, nell'interesse di tutti, occorre trovare un accordo che rispetti le richieste dei calciatori e delle società«.