Pratelli: "Io, Ranieri e i sogni" (VIDEO)

18/01/2010 alle 21:27.

VITADOLCE.IT - Claudio Ranieri, Marcello Lippi, Zlatan Ibrahimovic, ma anche Vittorio Feltri e Christian De Sica. E chi altro per il futuro? Chissà. Sicuramente sarà un successo. David Pratelli ne imita tanti di personaggi famosi e anche con grande abilità. Ma chi è davvero questo signore toscano di quasi quarant’anni, che la domenica allieta il pomeriggio degli italiani a “Quelli che il calcio”.



Quando hai capito e perché di voler fare l’imitatore?

“Dalla nascita, appena ho messo la testa fuori forse piangevo imitando qualcuno…”.

Quale è stato il tuo primo cavallo di battaglia?

“Beppe Grillo, ma poi l’ho perso e me ne dispiace. Peccato”.

Su hai scritto una frase sul tuo profilo: “Per favore non chiamatemi comico, sono solo un imitatore italiano”. La puoi spiegare?

“Spesso si generalizza nel chiamare gli imitatori come comici, non è così, un imitatore bravo è più attore brillante e può anche far sorridere, il comico invece deve far ridere per forza e con molta semplicità”.

Negli ultimi due anni un’ascesa continua: da Guida al campionato a Quelli che il calcio. Dove vuoi arrivare?

“Arrivare? In questo mestiere non si arriva mai, l’importante è la costanza, poter sperimentare, a volte mettersi in gioco se ne vale la pena e divertirsi sempre”.

A Controcampo hai imitato Ranieri in sua presenza. Era divertito o infastidito?

“Molto divertito”.

Hai mai avuto lamentele?

“Fino ad oggi no, o almeno non mi sono arrivate, poi chissà cosa penseranno veramente”.

Qual è la tua preferita?

“I miei personaggi lì amo un po’ tutti, sono come figli, però una che tengo nel cuore e che spesso mi viene fuori nella vita privata è quella di Chrstian De Sica”.

Quando capisci che un personaggio è imitabile?

“Per quanto mi riguarda io vado dietro alla spontaneità, se vedo che lo prendo comincio a studiarlo nei dettagli, altrimenti, anche se fosse oggettivamente imitabilissimo, lascio perdere perchè rischierei di fare una cattiva parodia”.

E quale sarà il prossimo?

A “Quelli che il calcio” ha da poco debuttato Vittorio Feltri e ne sono fiero”.

In politica troverai mai terreno “fertile” per il tuo lavoro?

“Chi lo sa…”.

Tra i colleghi, chi stimi di più?

“Max Tortora è il numero uno in assoluto, però ce ne sono molti che sono bravissimi, soprattutto il mio collega strettissimo Pantani, ex “Mai dire gol” e da poco a “Quelli che il calcio”".

L’imitazione più geniale, escluse le tue?

“L’Orlando di Tortora è meraviglioso”.

Sei tifoso?

“Juventino puro sangue”.

Destra o sinistra?

“Sono mancino con la mano e gioco a calcio col piede … ti basta?”.


Un sogno nel cassetto?

“Continuare a sognare come già sto facendo”.