«Filtraggio che non ha funzionato? Forze dell'ordine colte di sorpresa? Le cose non stanno proprio così. Per fare un filtraggio totale, al cento per cento, allo stadio Olimpico ci vorrebbero ore. Poi ci sarebbero le lamentele per le file prima di entrare allo stadio». Così il questore di Roma, Giuseppe Caruso, dopo i disordini all'interno dello stadio Olimpico di Roma durante l'incontro Roma-Lazio.
All'interno dello stadio, infatti, sono stati esplosi diversi petardi e bombe carta che hanno causato la sospensione per sei minuti del derby cittadino. Una sospensione disposta proprio dal questore di Roma per cercare «di ripristinare calma e legalità». Il questore di Roma aggiunge anche che «controllare 60mila persone che entrano allo stadio non è una cosa semplice soprattutto quando ci si trova di fronte tifosi violenti e organizzati che già dalla mattina avevano precostituito un apparato per creare problemi all'ordine pubblico e alle forze dell'ordine in generale. Tra l'altro, ha aggiunto il questore, i petardi introdotti allo stadio sono grandi come accendini e quindi si possono nascondere ovunque».
«Il questore ha quindi sottolineato che già diverse ore prima della partita le forze dell'ordine avevano sequestrato nei controlli predisposti nel pre-partita, sassi, bulloni e bombe carta, disseminati in diversi luoghi attorno allo stadio». Il responsabile dell'ordine pubblico di Roma ha quindi voluto sottolineare che nonostante l'impegno totale delle forze dell'ordine quanto è avvenuto ieri all'interno dell'Olimpico «non è solo una questione di ordine pubblico».