Meloni: "E' un grande onore per me condividere con Balotelli la patria italiana"

27/11/2009 alle 14:28.

I fenomeni di razzismo nel calcio esistevano già quando al governo c'era la sinistra e ci sono oggi che a guidare il paese c'è la destra. E ancora: la strumentalizzazione politica non aiuta a sconfiggere il fenomeno. Lo sostiene il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, replicando all'ex capogruppo del Pdci alla Camera, Pino Sgobio. Il razzismo, afferma Meloni riferendosi al caso dell'attaccante dell'Inter Mario Balotelli, «mi sembra che fosse già presente negli stadi di calcio anche con il precedente esecutivo di cui faceva parte il suo partito.

«Nel merito dei cori rivolti all'indirizzo di Balotelli ('chi è negro non può essere italiano'), ho già affermato alcuni mesi fa e lo ribadisco oggi -aggiunge Meloni rivolgendosi a Sgobio- che è per me un grande onore condividere con lui la patria italiana, così come con tutti gli altri ragazzi più o meno famosi che nello sport o nell'esercito, sono parte integrante della nostra comunità nazionale, a prescindere dal colore della pelle o dal luogo di nascita». «Dunque, non c'è alcuna necessità di creare artificiosamente avversari là dove per fortuna ci sono solo alleati. Sarebbe questo un grave errore destinato a favorire il razzismo piuttosto che a eliminarlo. Un'ultima cosa, nella sua lettera si rivolge a me in quanto ministro delle Politiche giovanili e dello sport. Spero non mi consideri irriguardosa, ma è da quasi due anni, dalla nascita dell'attuale governo, che il ministero è stato rinominato della Gioventù e la delega allo sport -conclude il ministro- è divenuta competenza esclusiva del sottosegretario on. Rocco Crimi».