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ASROMALIVE.COM - Le parole del fondatore del progetto Azionariato Popolare AS Roma, Walter Campanile
E difficile, però, credere che non abbiate preferenze circa il partner con cui dialogare.
Che la proprietà sia rappresentata dalla famiglia Sensi o da altri intenzionati a subentrare, a noi non cambia nulla. Azionariato popolare vuol dire creare un legame di collaborazione tra il tifoso e il club. Vogliamo collaborare, non controllare. Alla base cè il concetto che il popolo giallorosso deve riappropriarsi di qualcosa che gli spetta: la Roma.
Quindi se arrivasse un imprenditore in grado di riportare la Roma in alto, voi perseguireste comunque il vostro scopo?
Da tifoso sarei felice di vedere una grande Roma. Ma la volontà di introdurre lAzionariato Popolare non verrebbe certo a cadere. Anche perché luno non esclude laltro: magari potremmo entrare a far parte della società con una piccola quota. Non capisco perché una squadra di calcio debba essere detenuta esclusivamente da una famiglia. LEuropa è piena di esempi vincenti: dal Barcellona al Real Madrid, dal Benfica allo Sporting, dallAmburgo al Werder Brema. Solo in Inghilterra esistono 160 trust riconosciuti, tra cui quello dellArsenal. Il tifoso romanista avrebbe loccasione di affermare la propria superiorità nel mondo. Il Barcellona ha 160 mila soci? Possiamo fare di meglio. Possiamo aggiungere il cuore che da sempre ci contraddistingue.
E ipotizzabile un Azionariato Popolare volto esclusivamente ad aiutare la società in fase di campagna acquisti?
Si potrebbe fare, ma sarebbe limitativo. Non potremmo aiutare la società a pagare anche lo stadio? O fornire assistenza in un altro ambito? Noi vogliamo aiutare la Roma a 360 gradi.
La partita a scacchi tra Unicredit e Italpetroli non vi preoccupa?
Nella misura in cui mi appassionano e mi tengono con il fiato sospeso le vicende della Roma. In realtà, la situazione di Italpetroli non ci condiziona: se si venisse a creare un consenso intorno allAzionariato Popolare, se diventassimo un trust riconosciuto, non avrei problemi a relazionarmi con lattuale proprietà; quindi con Rosella Sensi.
Come è nato questo sogno?
Mangiando una pizza con mio figlio, davanti alla finale di Champions League che si è giocata a Roma. Papà, perché non gioca la Roma
.
Poi?
Poi, durante un viaggio a Taormina, mi sono imbattuto in una bandiera giallorossa che sventolava appesa ad un lampione sul lungomare. Sotto un signorotto siciliano che mi guarda e con accento tipicamente siciliano -mi dice: Sempre forza e onore. Parafrasando larcinota canzone di Venditti, mi sono sentito amico di una persona che non conoscevo. Erano giorni particolari: il mercato della Roma paralizzato, la cessione di Aquilani. Così ho deciso di attivarmi, creando un gruppo su Facebook: Compriamo lAS Roma. In un mese ho registrato cinquemila adesioni. A quel punto, Facebook mi ha bloccato la possibilità di inviare messaggi in posta privata, considerato lelevato numero di destinatari. Così ho deciso di spostare la nostra attività sul sito ufficiale www.azionariatopopolareasroma.com -. Nel frattempo ho continuato a documentarmi sul fenomeno dellazionariato popolare. Stiamo muovendo passi importanti: la Supporters Direct Europe organizzazione inglese, sovvenzionata dalla Uefa, che fornisce assistenza a quei tifosi che intendono trasformarsi in trust e diventare proprietari del proprio club ha deciso di darci il suo appoggio.
Il progetto avrà stravolto la sua vita.
Più che stravolta, la mia vita è stata travolta. Faccio il controllore di volo a Fiumicino, devo rispettare i turni, talvolta anche di notte. Le ore in cui non lavoro sono interamente dedicate a questo progetto. Mi occupo quotidianamente degli aspetti burocratici e giuridici, grazie allausilio degli avvocati che stanno studiando la fattibilità giuridica ed economica. Intrattengo rapporti con i media e curo la promozione dellAzionariato Popolare AS Roma.
Se il trust andasse in porto, lei si candiderebbe a presidente?
Per carità, io voglio rimanere un tifoso. Fermo restando che continuerò ad impiegare tutte le mie forze affinché questo sogno diventi realtà.
In Italia lazionariato popolare è associato immediatamente a Real Madrid e Barcellona. E a quel modello che i suoi sogni si ispirano?
E normale che nel nostro paese il concetto venga associato alle due regine di Spagna, se non altro perché rappresentano il risultato vincente dellazionariato popolare. Il mio modello ideale, però, condensa quattro caratteristiche diverse: la democraticità del sistema spagnolo, la capacità dei club inglesi di coinvolgere i propri tifosi e labilità nel gestire le questioni economiche dei trust tedeschi.
Ha dimenticato la quarta caratteristica.
Era la prima, lavete dimenticata voi: il cuore del tifoso giallorosso.