Brozzi: "Nel calcio i medici considerati corpo estraneo"

27/10/2009 alle 15:23.

RADIO INCONTRO - Le parole del dottor Mario Brozzi, ex medico sociale della Roma, intervenuto all’interno della trasmissione Il Calciatore: “Perché non parlano i medici sulle condizioni dei calciatori? La risposta è in una frase che mi disse tanti anni fa il mio amico Italo Galbiati: ‘Vede dottor, ci sono tre cose che non sopporto: i campi pesanti, i preparatori atletici e i medici.

Oltre a , tanti altri calciatori ultimamente hanno avuto infortuni al menisco: “Per un motivo semplice: aumenta sempre più il carico di lavoro, associato alla velocità angolari esasperate. Guardando il calcio dall’alto sembra un video game per quanto è diventato veloce. Tutte le strutture fisiche vengono iper-sollecitate, in più i calciatori adesso si allenano poco e male. Oggi, tutte le possibili prevenzioni sono saltate proprio per colpa dei tanti impegni. I calciatori delle società importanti, che non si possono mai fermare, ne risentono maggiormente".

ha sempre accelerato i tempi di recupero dagli infortuni: precorre sempre i tempi di recupero. E’ un ragazzo ideale, nella mia attività ho avuto due grandi pazienti: Franco Sensi e . Ti si consegnavano spontaneamente e tu eri il loro punto di riferimento. Francesco è un ragazzo che quando ha il conforto di essere nelle mani giuste, si fida. Anche grazie anche all’apporto di Silio Musa e Vito Scala lo aiutano molto. Conoscendolo, in venti giorni può recuperare. Quando l’ho visto calciare e poi si è toccato il ginocchio ho pensato subito al menisco. Vorrei rilanciare la mia idea che lo sport non deve mai perdere la sua matrice di divertimento. Il professionista è un dilettante pagato in maniera scandalosa e vuole giocare e divertirsi. Ciò che fa saltare schemi di atleta, sono gli influssi negativi all’interno del suo scacchiere professionale, quando perde la voglia di divertirsi, quando non accennano al dialogo, quando abbassano la testa, hanno il maggior rischio di infortuni. C’è una spiegazione biochimica: lo stress aumenta ormoni come il cortisolo, che compongono la parte distruttiva. Si va ad invertire la forbice di un atleta di un certo tenore. Diminuisce il testosterone ed aumenta il cortisolo”