De Rossi: "Spalletti a Roma ha rasentato la perfezione"

10/09/2009 alle 08:51.

"Sono dispiaciuto, davvero dispiaciuto: Roma è una città particolare, non mi è piaciuta come si è comportata con Spalletti. Prima lo ha trattato come capro espiatorio, poi ora che è andato via tutti a mettersi le mani nei capelli". È un saluto forte e pieno di rimpianti quello di Daniele De Rossi per l'allenatore della Roma dimessosi dopo le prime due giornate di campionato.

Dalla notte azzurra di Torino, dove l'Italia ha battuto la Bulgaria portandosi a un passo dalla qualificazione Mondiale, il centrocampista della nazionale e della Roma ha parlato anche della situazione del suo club, primo tra i giocatori dopo il traumatico cambio Spalletti-Ranieri. "Quando Spalletti è arrivato, la situazione non era molto rosea. Lui ha risollevato la Roma, ha fatto un gran lavoro, ha rasentato la perfezione - spiega - A lui sono molto legato, lo ammetto: è l'allenatore con il quale sono migliorato e maturato di più. Ed è l'unico con il quale a fine carriera andrò a cena". C'è poi un altro motivo di rammarico."Dispiace sentir dire anche certe cose sullo spogliatoio, che lo ha mandato via questo o quello: non è vero - dice - Lui è andato via con grande dignità, convinto che non vi fossero più le premesse giuste". Ora la Roma è chiamata a rialzarsi con Ranieri: "Ho lavorato con lui solo due giorni, ha un entusiasmo incredibile, una gran fame di fare bene a Roma, nella sua à. Ma è presto per capire. Noi giocatori abbiamo sempre una voglia di rivincita, in questi casi. Ma non è giusto - conclude - Perchè un calciatore deve giocare per la sua squadra, non per Spalletti o per Ranieri". Infine la decisione di aprire ai tifosi giallorossi la trasferta di Siena. "È brutto vedere che tutti i tifosi delle squadre avversarie vengono all'Olimpico, e i nostri non possono mai andare fuori. Non è che perdiamo per colpa dell'Osservatorio, però 4-5 mila tifosi al seguito sono una cosa importante".