Il Roma Club Testaccio deve lasciare la sede storica e quella nuova è occupata

26/06/2009 alle 18:21.

Ormai è certo: il Roma Club Testac­cio lascerà la sua sede storica di via Giovan­ni Branca 23 entro fine mese. La conferma è arrivata direttamente dal presidente dell'as­sociazione, Sergio Rosi: « Stia­mo già smontando la sede – ha detto – e tra pochi giorni la li­bereremo ». Al club è stata as­segnata dall'Ater una nuova struttura nella quale trasferir­si, ma il locale che dovrà ospi­tare i tifosi giallorossi, al mo­mento, non è disponibile per­ché occupato.



LA NUOVA SEDE – Da oltre quarant’anni nel cuore della capitale, il Roma Club Testaccio è nato nel 1968 con venti iscritti. La sua pri­ma collocazione è stata nei venti metri qua­drati di via Amerigo Vespucci, ma in breve tempo uno dei simboli storici del tifo roma­nista si è allargato e si è spostato in via Bran­ca. Circa un anno fa è arrivato lo sfratto da parte dei proprie­tari delle mura, ed è iniziata la ricerca di un’altra sede.

« Quando abbiamo ricevuto lo sfratto – ha spiegato Rosi – abbiamo cominciato a cercare un'altra sistemazione. Inizial­mente c'erano stati proposti dei locali, ma a un costo trop­po elevato. Noi – ha continuato il presidente del club – siamo in quaranta associati, e ci tassiamo mensilmente per far fronte alle spe­se. Un affitto troppo elevato purtroppo non possiamo permettercelo». Alla fine però è ar­rivato l'accordo con l'Ater. «Ci è stato asse­gnato un locale sempre qui a Testaccio, in via Ghiberti, a un costo acces­sibile per le nostre finanze – ha detto Rosi – Tuttavia non possiamo ancora andare nel­la nostra nuova sede perché è occupata da un fabbro. A noi dispiace che lui debba lascia­re la struttura, ma non ha tito­larità per essere lì e ci augu­riamo che le autorità compe­tenti provvedano a liberarla».



UN PUNTO DI RIFERIMENTO – Allo stato attua­le delle cose, però, la realtà è questa: il Ro­ma Club Testaccio sta per lasciare via Gio­vanni Branca 23 e rimarrà, almeno per il mo­mento, senza una sede. « Noi – ha spiegato Rosi – siamo a Testaccio da più di quaranta anni. Molti anziani del quar­tiere vengono al club durante il giorno a giocare a carte e a parlare di calcio. La domeni­ca guardiamo tutti insieme le partite della Roma. Il rischio, se le cose non dovessero siste­marsi, è che tutto questo fini­sca, e non lo vogliamo, perché il club, per loro e per noi, è un punto di riferimento e di aggregazione im­portante all'interno del quartiere».