CORSPORT - Luciano Spalletti lo aveva detto già nella sala stampa del «Franchi», pochi minuti dopo lennesimo patatrac stagionale della sua Roma, «la prossima sarà una settimana difficile». Già lo è. Da tutti i punti di vista. Societario, tecnico, ambientale, di rapporti interni ed esterni, di prospettive che, a medio termine, non ci sono più o quasi. E i risultati di ieri, per paradosso, a partire dalla sconfitta del Genoa, non hanno fatto altro che acuire rimpianti e rabbia
Lappuntamento per tutti è fissato per stamattina alle dieci per linizio di un ritiro punitivo che, se non ci saranno novità, si concluderà (ma non è detto) solo domenica prossima, prima del trasferimento allOlimpico per la partita contro il Chievo. Uno di questi giorni è prevista anche la visita della dottoressa Sensi per un confronto (scontro?) con tecnico e giocatori. Confronto che, per ora, cè stato solo a livello mediatico, ieri pare non ci sia stato nessuno contatto tra il presidente e lallenatore, a conferma di un gelo sempre più accentuato. Ununità dintenti che non cè più, lapalissiana quella della scelta del ritiro da parte della società, con Spalletti che pubblicamente ha detto di essere contrario. La società non ha gradito le dichiarazioni del tecnico e, pure, alcune scelte per la formazione schierata a Firenze, a partire da Cassetti centrale difensivo, ma perché non ha giocato Diamoutene nel suo ruolo, giocatore voluto fortemente proprio dallallenatore?




