RIISE: "La partita con la Fiorentina sarà molto importante"

13/04/2009 alle 17:13.

ASROMA.NO - Nel giorno di Pasquetta, John Arne Riise rilascia le seguenti dichiarazioni al sito norvegese dedicato ai colori giallorossi. Ecco l'intervista integrale: Riise, perché ha scelto di andare a Roma? “Ho avuto la fortuna di giocare con il Monaco, un grande club in Francia, e con il Liverpool, una squadra storica in Inghilterra, e ora sono a Roma. Ho ricevuto delle offerte da alcuni club inglesi, ma dopo sette anni a Liverpool mi sembrava sbagliato restare in Premier. Volevo imparare un altro tipo di calcio. Ho pensato che il calcio italiano fosse la scelta giusta, anche per conoscere una nuova lingua. Pure per il clima e la città. Mi hanno detto che quest’anno in Italia è stato il peggior inverno dopo molto tempo, eppure si sta dieci volte meglio che in Inghilterra o in Norvegia. Quando sono arrivato a Roma c’erano 40 gradi, quindi per me il cambiamento non è stato leggero”.

Riise, perché ha scelto di andare a Roma?

“Ho avuto la fortuna di giocare con il Monaco, un grande club in Francia, e con il Liverpool, una squadra storica in Inghilterra, e ora sono a Roma. Ho ricevuto delle offerte da alcuni club inglesi, ma dopo sette anni a Liverpool mi sembrava sbagliato restare in Premier. Volevo imparare un altro tipo di calcio. Ho pensato che il calcio italiano fosse la scelta giusta, anche per conoscere una nuova lingua. Pure per il clima e la à. Mi hanno detto che quest’anno in Italia è stato il peggior inverno dopo molto tempo, eppure si sta dieci volte meglio che in Inghilterra o in Norvegia. Quando sono arrivato a Roma c’erano 40 gradi, quindi per me il cambiamento non è stato leggero”.


Differenze tra il calcio italiano e quello inglese?

"Il ritmo è la più grande differenza.In Inghilterra fai avanti e indietro per 90 minuti, fisicamente è più dura. Le tribune sono più vicine al campo e la spinta dei tifosi si sente molto”.

Hai imparato l’italiano?

“Si, l’ho imparato. Capisco quello che la gente dice. C’è un sacco di grammatica in questa lingua ed è dura per uno che come me non è tanto ferrato in grammatica. Studio due ore 3-4 volte alla settimana con una ragazza norvegese”.

Dal punto di vista sociale come ti trovi a Roma?

“Ci divertiamo un sacco insieme. I primi quattro-cinque mesi non così tanto. Ora è molto meglio e mi diverto molto. I giocatori sono davvero buoni, ma è chiaro che dovevamo avere un inizio di stagione migliore”.

Su .


“Naturalmente sapevo quanto grande è l’importanza di nel mondo del calcio. Sapevo che gioca nella Roma dall’inizio della carriera, ma è chiaro... è molto, molto grande. Ha grande umorismo e porta buon umore in tutto lo spogliatoio. Ha un dialetto che è molto difficile da capire perché parla un po’ troppo veloce”.


Sullo stile di vita italiano.

"Diverso! Usano gli occhiali da sole all'interno e si vestono diversamente. Il modo in cui guidano la macchina è diverso. Un'altra cosa: è molta la gente di qui. Anche ora, al di fuori della stagione alta, la à è piena di turisti, pensa a giugno e luglio. E’ una à fantastica, un grande popolo, ed è divertente conoscere un altro tipo di persone".


A proposito del futuro di Roma.

"Ho il contratto fino al 2012. Quando ho sentito che la Roma era sulle mie tracce ho detto al mio agente di mettere tutto il resto da parte e concentrarsi sulla Roma. E’ stato bello venire qui e firmare il contratto".

Su Spalletti.

"Un tipico italiano che dimostra molta passionalità. Molto coinvolto quando deve spiegare le cose. Molto specifico. Un fantastico ragazzo simpatico e divertente, ma molto focalizzato attorno alla squadra, è un combattente. Un team altamente qualificato che ha vinto molto, noi vinceremo".

A proposito di ciò: è più importante la Serie A o la ?


"Voglio dire entrambi, ma questo anno è stata forse la , forse perché la finale si giocherà a Roma. La serie A è sempre la più, perché è la dimostrazione di chi è il migliore".


Sulla corsa al quarto posto

"Penso che la partita contro la sarà estremamente importante. Il ha avuto una stagione fantastica".


Contro l’ hai giocato da centrale.


"Penso che questo è ciò che farò quando sarò anziano. Ho la fisica, la velocità e la gamba per giocare lì. Con l' la battaglia è stata una grande partita per me. Ero così eccitato prima di iniziare e avevo tanta energia nel corpo. Dpo 120 minuti non ero stanco. Sono stato celebrato il giorno dopo e i tifosi hanno intonato il mio nome. Mi sono accorto che avevo fatto una cosa buona il giorno prima".