
TUTTOSPORT - Ecco l'intervista integrale che Mirko Vucinic ha rilasciato al quotidiano torinese. Mirko Vucinic, innanzitutto come sta? «Avverto un problema muscolare, spero di recuperare ma dobbiamo valutare la situazione ». Domani affronterete un Torino che ha assolutamente bisogno di fare punti. «Sarà una partita difficilissima, loro stanno vivendo un momento di difficoltà e cercheranno di vincere la gara a tutti i costi. Questo però potrebbe anche favorirci visto che potrebbero sbilanciarsi e lasciarci qualche spazio». Qualcuno comincia a soprannominarla il Bello di notte. «Perché segno nelle partite notturne? (Ride). Diciamo che brillo di notte... In effetti capita spesso ma non so spiegare il perché».
«Avverto un problema muscolare, spero di recuperare ma dobbiamo valutare la situazione ».
Domani affronterete un Torino che ha assolutamente bisogno di fare punti.
«Sarà una partita difficilissima, loro stanno vivendo un momento di difficoltà e cercheranno di vincere la gara a tutti i costi. Questo però potrebbe anche favorirci visto che potrebbero sbilanciarsi e lasciarci qualche spazio».
Qualcuno comincia a soprannominarla il Bello di notte.
«Perché segno nelle partite notturne? (Ride). Diciamo che brillo di notte... In effetti capita spesso ma non so spiegare il perché».
Si è molto dibattuto sulla sua posizione in campo. Lei dove preferisce giocare?
«Limportante è giocare, poi cambia poco se lo faccio come punta centrale o partendo da sinistra».
E più facile che la Roma arrivi quarta in campionato o che raggiunga la finale di Champions?
«Entrambi i traguardi sono molto difficili. A me piacerebbe più arrivare in finale di Champions».
Nella lotta scudetto chi ritiene favorita fra Inter e Juventus?
«Adesso dico Inter: è prima in classifica e ha un organico fortissimo. La Juventus però può recuperare, vedendo anche quello che abbiamo fatto noi lo scorso anno».
A proposito, Moggi ha detto che lo scorso anno lo scudetto vi è stato scippato.
«Non lo so. Se non abbiamo vinto è stata anche per colpa nostra, vedi il pareggio casalingo con il Livorno».
Cosa ne pensa del caso Kaká-Manchester City?
«Andrebbe chiesto al brasiliano...
» .
E se alla Roma arrivasse una proposta indecente per lei?
«Dovrei parlarne con la società. Se venisse accettata, poi gli eventuali acquirenti parlerebbero con me. Io sto bene a Roma e voglio rimanere qui. E secondo me alla fine è sempre la società che decide».
Come ruolo, lei potrebbe fra qualche anno essere lerede di Totti?
«Non sarà facile sostituire Francesco per quello che ha fatto e per quello che rappresenta per la città e la società. Io sono qui, se toccherà a me non mi tirerò indietro».
Oltre al capitano, qual è un giocatore fondamentale in questa Roma?
«Siamo tutti importanti ma se devo fare un nome dico Doni ».
Qualora non riusciste ad arrivare in Champions, la preoccupa il probabile ridimensionamento dei programmi societari?
«No e soprattutto non influirebbe con le mie scelte. E chiaro però, che sarebbe un fallimento per tutti».
Quanto è stato importante nella sua formazione un allenatore come Zeman?
«E stato fondamentale. Con lui ho giocato una stagione da titolare con il Lecce, segnando 19 reti. Da quel momento lItalia si è accorta di me e ha cominciato ad apprezzarmi».
Che differenze ci sono fra lui e Spalletti?
«Spalletti è un tecnico più equilibrato. Mister Zeman invece, fa giocare le sue squadre sempre allattacco. Latteggiamento durante la partita non cambia mai, nemmeno se sei in vantaggio di due o tre gol».
E il suo terzo anno nella capitale. Cosa le piace di Roma?
«La passione della gente che ti fa sentire importante».
Cosa le manca del Montenegro?
«Tutto. La mia famiglia, i miei amici e il cibo. Sorpreso? Dovrebbe assaggiare come preparano la carne nella mia terra ».
Oltre a lei e a Jovetic, qual è un talento del suo paese sul quale scommetterebbe?
«Ce ne sono tanti. Forse quello più interessante è Vukcevic. E un centrocampista offensivo, classe 86, che gioca nello Sporting Lisbona».
Qual è suo sogno per il 2009?
«Vincere 1-0 la finale di Champions con un mio gol».