Non ci saranno pene da espiare, ancorchè «indultate» come nel caso dei Moggi e della sentenza Gea, ma soldi da risarcire allo Stato, 120 milioni di euro. È questo il danno erariale che la Corte dei Conti ha accertato nei confronti di alcuni dei protagonisti di Calciopoli. Domani nel palazzo di Viale Mazzini, che ospita la magistratura contabile, il viceprocuratore Ugo Montella, chiederà nel corso della prima udienza, la condanna per tutti i «convenuti», così si chiamano in gergo giuridico gli imputati di danni erariali, ossia coloro che rivestivano la veste di pubblici ufficiali.
Non ci sono quindi i Moggi ma arbitri, designatori, e ex dirigenti della Figc. Alla sbarra, tra gli altri, ci sono i designatori arbitrali di Calciopoli, Bergamo e Pairetto, l'ex vertice del'Aia, Tullio Lanese, l'ex dirigente della Figc, Innocenzo Mazzini.
Tra le posizioni archiviate risulta quella di Franco Carraro, ex presidente della Figc. Parti lese, ossia coloro che hanno subito il danno erariale, la stessa Figc. E anche la Rai: tra i convenuti infatti ci sono due giornalisti uno dei quali indagato anche a Napoli nel procedimento Calciopoli.




