Cassano-Rosetti: FantAntonio racconta il primo diverbio

25/11/2008 alle 18:56.

GOAL.COM - Oggi esce nelle librerie l'autobiografia di Antonio Cassano, e, dopo le anticipazioni dei giorni scorsi sulle centinaia di donne avute dal barese e i rapporti non proprio facili - eufemismo - con i suoi precedenti allenatori, il Corriere dello Sport diffonde un altro succoso brano, in cui l'attaccante ora alla Sampdoria racconta a modo suo la sua famosa espulsione in Milan-Roma, finale di ritorno della Coppa Italia 2002/03, terminata 2-2.

"Subito dopo il goal del Milan dell'1 a 2 - spiega FantAntonio - Laur­sen mi ferma, facendomi pure un po' male. Un fallo clamoroso che Rosetti non fischia. Dopo mezza volta che lo mando affanculo vie­ne lì e mi sventola il rosso. Agli altri ovviamente non sarebbe mai successo. Loro glielo possono dire cin­quanta volte e non succederà mai niente, lui farà finta di non sentire. Io invece sì, c'ho appiccicata l'etichetta del teppista, io".

"Quel giorno a dire il vero il teppista lo faccio per davvero - continua Cassano - Prima gli spingo il fischietto in bocca, si vede benissimo anche in televisione, e poi gli faccio le corna. Del re­sto in quel momento era proprio quello che pensavo. Che era un cornuto, uno che usava due pesi e due misu­re. E che voleva farmi per­dere la partita. Con gli anni abbiamo ricostruito il rap­porto. Adesso ogni volta che ci vediamo ci salutiamo con affetto ma quel giorno lì, no. Ero fuori di me...".