Shakhtar, Luis Castro: "Abbiamo bisogno di giocatori come Taison e Ismaily, ma è normale che siano richiesti dai top club d'Europa"

22/06/2019 alle 16:43.
luis-castro

Luis Castro è il nuovo allenatore dello Shakhtar Donetsk, subentrando quindi a Paulo Fonseca nel frattempo trasferitosi nella Roma. E ieri il neo tecnico della squadra ucraina ha tenuto la consueta conferenza stampa di presentazione dove ha parlato anche di Taison e Ismaily, due giocatori accostati ultimamente ai colori giallorossi. Queste le sue parole:

Quale sarà la differenza tra lo Shakhtar di Luis Castro e quello di Paulo Fonseca?
"Dopo aver firmato il contratto con lo Shakhtar, ho notato che io e Fonseca abbiamo idee simili che conosco molto bene. Siamo grandi amici, ho seguito con attenzione il suo lavoro e sono molto felice che abbia avuto successo. Le sue vittorie ci saranno di esempio. È chiaro che qualcosa cambierò leggermente ma, in termini offensivi, la penso come Fonseca".

Alcune voci danno in partenza Taison, Ismaily e Stepanenko verso la Roma…
"Stiamo iniziando la stagione con un certo numero di giocatori. Certo, il mercato è aperto e ci sono trasferimenti in entrata e in uscita. Sappiamo che molti nostri giocatori sono popolari in Europa perché giocano in un club vincente. Grazie alle partecipazioni in , sono sotto i riflettori. Penso che la dirigenza sia in grado di occuparsi di questo. I giocatori che sono stati nominati, proprio come altri, hanno grandi qualità e ne abbiamo bisogno. Eppure, sono stato abituato a perdere giocatori durante la mia carriera e questo non significa che smetteremo di combattere e lottare. La speranza non ci abbandonerà mai anche se perdiamo alcuni giocatori. Per il momento, ci affidiamo a loro per raggiungere i nostri obiettivi".

Hai detto che hai chiamato Fonseca prima di firmare…
"No, non l’ho fatta. La mia è stata una decisione personale. C’erano diversi progetti intriganti. Non mi è stato possibile rimanere al Vitoria Guimaraes, avevo troppe offerte e non mi è servito chiedere consigli a Paulo. Forse lo chiamerò adesso che ho firmato, per il lavoro svolto qui e per l’amicizia nei suoi confronti. Ho già sostituito una volta Paulo, forse in futuro lo farò anche in Italia…"