Burdisso: "Io difendo Destro"

14/01/2013 alle 09:23.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Come a Verona, un mese fa, il 16 dicembre nella partita persa al Bentegodi, con lo stesso punteggio, contro il Chievo. Basta un gol, lì Pellissier e qui Gomez, per tornare a casa senza punti. E senza

UN 2013 NERO e restano in panchina, parola al capitano. Che è il senatore Burdisso. Spetta a lui fare il punto della situazione che è delicata. Due partite di fila perse, il 2013 è come se non fosse mai iniziato per la Roma. Nicolas spiega, lucido e semplice: «Abbiamo davanti quasi la stessa gara di . Ci fa male una sconfitta così, ma bisogna guardare positivamente. Entriamo in campo per fare la partita, costruiamo tante occasioni e, nella circostanza, nemmeno concediamo chance agli avversari. E di nuovo non portiamo niente a Roma... Purtroppo è andata così, ci hanno fatto gol nel momento peggiore e dopo non siamo riusciti a reagire. In questo momento dobbiamo però credere in quel che facciamo, perché ancora possiamo riprendere chi è davanti. Non è precluso nulla». Sospira: «In campo si vede che cosa vuole fare la Roma. Poi è chiaro che servono i risultati».

IL BILANCIO Stessi punti di un anno fa, dopo 20 gare, Ma, contro il Catania, squadra nuova per otto-undicesimi. Burdisso, tenendo presente la nuova rivoluzione, scansa il paragone: «Anche come mentalità è cambiato qualcosa. Non penso, però, all’allenatore. È diversa la squadra. Adesso abbiamo tempo di cambiare le cose, nella stagione scorsa la Roma a volte non si vedeva in campo. Quest’anno invece non è così. Qui abbiamo creato tantissimo. C’è, quindi, da migliorare negli episodi, ma bisogna comunque guardare positivamente al futuro. Con l’obiettivo di trovare la continuità». Prova a trovare una motivazione per il black out della ripresa. «Un pò perché era stanca, ma anche perché loro erano in dieci sotto palla, lasciando pochissimo spazio. E noi non riuscivamo più ad andare in profondità, anche se cercavamo lo stesso di far la partita. L’azione del gol è nata da una palla sporca. pensava che fosse fuorigioco e io non avevo visto che Marquinhos era fuori campo».

LA TUTELA Difeso Zeman, Burdisso protegge , che è in crisi: «Deve uscirne con il lavoro. Noi crediamo in lui, lo vediamo in allenamento che ha tante qualità e grande voglia. Verrà fuori sicuramente con la fiducia nostra, del tecnico e dei tifosi che fino a un mese fa credevano in lui. Ora non è il momento di condannarlo, ma di sostenerlo. Lui ha fatto la scelta di venire qui, bisogna appoggiarlo». Dietro, dopo i quattro gol di , qualche progresso: «Come fase difensiva abbiamo fatto bene. Quando uno perde queste partite, però, non è mai felice». Ammette: «Ancora non si è visto nulla di quello che vorremmo fare». Appuntamento mercoledì al Franchi, quarti di Coppa Italia contro la , per voltare pagina: «A questa competizione teniamo tanto. Ci farà bene quella partita e a seguire all’Olimpico arriva l’Inter. Manca ancora tantissimo, abbiamo un'identità, sappiamo cosa fare e dobbiamo crederci. Tutti».