L'ora X è arrivata. Roma sta per conoscere finalmente il nuovo presidente della squadra giallorossa, arrivato due giorni fa nella Capitale. La conferenza stampa è prevista per le ore 12.30 e per accogliere il gran numero di cronisti presenti è stata allestita una tensostruttura molto capiente (circa 250 posti disponibili).
L'ora X è arrivata. Roma sta per conoscere finalmente il nuovo presidente della squadra giallorossa, arrivato due giorni fa nella Capitale. La conferenza stampa è prevista per le ore 12.30 e per accogliere il gran numero di cronisti presenti è stata allestita una tensostruttura molto capiente (circa 250 posti disponibili nei 300 mq della struttura).
Dopo una riunione-fiume tenutasi nello studio Tonucci nella giornata di ieri, oggi l'imprenditore statunitense si è presentato a Trigoria poco prima delle 11 e ha incontrato per la prima volta la squadra giallorossa.
Presenti 100 tifosi fuori Trigoria. Affianco a DiBenedetto, ci sono Camiglieri, Claudio Fenucci e l'avv. Cappelli. Sabatini non è presente in sala ma all'entrata del tendone predisposto per la conferenza così da poter ovviare alle sue esigenze da fumatore. Pradè, Baldissoni e Tempestilli sono seduti in platea.
Entra il tycoon americano con un completo grigio e una cravatta rosa.
Le parole di Camiglieri che aprono la conferenza stampa: "Sia l'As Roma, sia UniCredit, sono società quotate in borsa e una serie di tematiche vanno affrontate con cautela. Quindi tutto ciò che attiene alle questioni societarie dell'As Roma che non sono state ancora rese note al pubblico, non potranno essere effettuate in questa sede. E' solo un rispetto delle regole, tutti i dettagli relativi all'investimento, saranno oggetto di chiarificazione dopo il closing. Spero ci aiutate nel migliore svolgimento possibile di questa conferenza stampa".
La parola passa all'avvocato Roberto Cappelli:
"Grazie per essere venuti. Siamo in una fase di passaggio tra una vecchia proprietà, quella della famiglia Sensi che voglio ringraziare per tutto quello che ha fatto negli anni in cui ha tenuto le redini della squadra. Con la famiglia Sensi voglio ringraziare i dirigenti, alcuni rimarranno, altri no. Soprattutto a quest'ultimi voglio mandare un ringraziamento. C'è una fase presente in cui la società c'è, è presente e lo testimonia l'attivismo sul mercato. Tutto ciò che è stato deciso è stato fatto d'accordo con noi che saremo partner della prossima società. Da Baldini, che arriverà ad ottobre, fino a Fenucci e Sabatini, che non è qui solo perchè non si può fumare. E' un progetto serio che ha valori tecnici e morali e ha conquistato anche la banca. Accanto a me c'è il presidente a capo della cordata che sarà il futuro presidente della Roma".
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"E' un piacere essere qui, vorrei ringraziare Cappelli e UniCredit per aver lavorato con noi in modo così stretto. Anche per aver nominato un nuovo organigramma, è stato fondamentale per questo progetto la capacità di credere nella possibilità di raggiungere certi obiettivi. Voglio ringraziare la squadra che ho appena conosciuto e la famiglia Sensi. Sta per cominciare una nuova era che cambierà il calcio. E' un sogno che ci vorrà tempo per realizzarlo: il nostro sogno è sviluppare una nuova cultura, allestendo una squadra che possa operare dando il meglio di sé stessa. Ringrazio tutti voi per essere qui."
Parola a Fenucci:
"Da parte mia buongiorno e benvenuti. E' una conferenza stampa a cui, venendo da Lecce, non sono abituato. Questo fa capire l'importanza di Roma per tutti gli sportivi. Vengo da un'esperienza di 15 anni, il Lecce, dove con un'accurata organizzazione abbiamo raggiunto obiettivi. Porto il mio bagaglio di esperienza per quello che sarà il progetto della nuova proprietà. Sono così contento di lavorare con professionisti a cui mi lega una grande stima e amicizia. Un caro saluto ai tifosi della Roma!".
Inizia la conferenza stampa di Thomas DiBenedetto:
Nei prossimi 12 mesi quali sono le sue priorità e obiettivi?
"Abbiamo scelto un team di management migliore possibile, comincia tutto da qui. Questo si può intuire dalle prime iniziative che abbiamo preso. Primario resta il campo, però. Stiamo inseguendo giovani calciatori, puntiamo sui giovani, sappiamo che possono compiere degli errori, la priorità è creare il miglior team di management"
Lei ha detto che Totti è il simbolo della Roma. Totti ha detto: "Non ho avuto contatti". La prossima stagione sarà di rodaggio? Quando si potrà parlare di scudetto?
"Noi speriamo di poter vincere il campionato il prima possibile. Totti è il più grande che abbiamo e chi ci sia mai stato nella Roma e nell'Italia. Totti è un vincente, anche noi vogliamo vincere. Ma Roma non è stata costruita in un giorno, quindi i manager faranno il massimo per mettere in campo la squadra migliore"
Quali sono le linee guida per arrivare ad un calcio "meno povero"?
"Penso che le squadre del calcio italiano possono fare molto di più per concretizzare molto di più l'amore dei tifosi che in Italia è fortissimo. E devono sviluppare anche quello che c'è intorno ad uno stadio e questo non succede. Le società dovrebbero trarre più benefici dalle nuove tecnologie ed è quello che faremo"
AVV. CAPPELLI: "La proprietà bicefala non so se è una definizione giusta. Quando si gestisce una società ci deve essere una voce. UniCredit non vuole avere una guida tecnica, la nuova società ci ha dato delle linee manageriali che abbiamo condiviso. Le redini sono in mano a Tom e alla sua squadra".
DIBENEDETTO: "Situazione finanziaria: quello che avviene in Italia avviene anche negli Stati Uniti. Il discorso economico ha impatto sulle persone e anche sulla squadra. Per noi la Roma è un progetto a lungo termine, speriamo che la situazione migliorerà e a quel punto invece potremo dispiegare le nostre potenzialità. Nel mercato l'obiettivo è dare la flessibilità per mettere assieme diversi giocatori che sia Sabatini che l'allenatore hanno richiesto. Le decisioni sui giocatori saranno prese dai manager che abbiamo messo nell'organigramma, loro si rivolgono a noi per la parte economica ma noi cercheremo di prendere le decisioni in base alle loro richieste e a quello che offrirà di più per la squadra."
Cosa porterà da manager di sport in Italia? Come pensa di affrontare il discorso sullo stadio: sia futuro che sull'Olimpico. C'è stata una polemica tra Coni e Lazio...
"Ci incontreremo presto con i funzionari del Coni. Abbiamo molta esperienza negli stadi e in come si sviluppano i progetti che riguardano questi aspetti. Stiamo già studiando la situazione degli stadi e non ho già proposte per il nuovo stadio. Uno dei settori degli Stati Uniti che è fondamentale è il marketing. Noi abbiamo diverse persone che hanno esperienza in questo: sul marketing, sugli sponsor. Ci rivolgeremo a loro per sviluppare questo settore per quanto riguarda la crescita della Roma. Sullo sviluppo dei media noi abbiamo una società che sviluppa 'social media', abbiamo già fatto un grande lavoro in Italia, al Vaticano e in altre situazioni. Opereremo con questa società che è di Boston."
Il vostro approccio è stato 'rivoluzionario' per il calcio italiano. Anche Sabatini ha parlato di 'rivoluzione culturale'. Lei intende cambiare il calcio italiano? E come la Roma di DiBenedetto potrà avere un ruolo da grande nelle istituzioni calcistiche. Ad esempio nel caso dei diritti televisivi...
"Il mio obiettivo è che la Roma diventi la migliore squadra che possa essere. Noi cercheremo di aumentare le risorse disponibili per aver i giocatori migliori. CI sono altre squadre con obiettivi seri ma noi cercheremo di fare le nostre valutazioni e contribuiremo il più possibile al nostro obiettivo: fare al massimo per la Roma."
Camiglieri interviene sulla questione dei diritti televisivi: "In termini economici la Roma è in una situazione di indifferenza se far parte delle 15 squadre o delle big. Nel 2011-12 la composizione dei diritti televisivi è decisiva per il triennio: la Roma vorrà una posizione sulla meritrocrazia con una ripartizione in base ai meriti sportivi."
La situazione è meno felice di come pensavate? Sia per i rinnovi dei contratti. In Italia avrà scoperto la commistione tra calcio e politica, può creare problemi?
"Io conosco la situazione riguarda il Milan: lui ha i suoi modi per avere successo. Noi ammiriamo la capacità di De Rossi e vogliamo fermamente che rimanga alla Roma: arriva da questa squadra, tutti conoscono la sua capacità, lavoreremo insieme a lui in modo professionale affinchè questo avvenga. I bilanci? Come sapete, sono pubblici e potete trarre le vostre conclusioni..."
Ha mai pensato che la trattativa potesse saltare? E se in passato si era mai avvicinato alla Roma...
"Il nostro viaggio è iniziato un anno fa. In questo periodo ho pensato che tutto ciò non si sarebbe potuto concretizzare. Io ho sempre creduto che qui c'erano le basi da prendere al volo e trasferire a livello internazionale: è stato l'obiettivo del mio gruppo. Ci sono state delle difficoltà ma non abbiamo mai smesso di pensare che ce l'avremmo fatta"
Si sarà reso conto dell'impatto che l'acquisto della Roma può avere. Questa dilatazione dei tempi ha causato qualche nervosismo, si è reso conto dell'importanza della presenza fisica della società?
"Io ho dei manager ai quali ho delegato tanto, faremo di tutto per portare Baldini il prima possibile da noi. Spero arrivi prima di ottobre. Io apprezzo le attenzioni e la passione dei tifosi che vogliono sapere tutto di me e della squadra. Credo che pochi altri posti abbiano una passione e un'attenzione del genere. Anche Boston è così. Nei posti e nei modi dovuti mi vedrete qui: forse anche troppo..."
Cosa l'ha spinta ad acquistare l'As Roma. Demanderà tutto ai dirigenti che ha scelto?
"Mi trasferirò a Roma: questo è fondamentale per capire le varianti e i settori di questa squadra. Quello che è successo nel passato è passato, per quanto mi riguarda l'avete capito: ho sempre amato questa città e so cosa rappresenta questa squadra di calcio per la città. E' un marchio, una società con respiro mondiale e l'opportunità che vediamo e portare la Roma nel mondo e da lì si potranno generare anche dei ricavi come avviene anche per altre squadre"
Al termine della prima parte della conferenza, incentrata molto sulle strategie della nuova Roma americana, con la voce di Vespasiani (speaker dello stadio Olimpico) e sulle note di 'Grazie Roma', vengono presentate le maglie della Roma per la stagione 2011-12.
Durante la conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique, nuovo allenatore giallorosso, anche Mr.Thomas DiBenedetto è intervenuto, annuendo spesso alle risposte del tecnico spagnolo:
"Il talento che stiamo portando qui a Roma è un livello altissimo. Quelli che hanno più esperienza daranno lesempio ai più giovani. Man mano che si svilupperanno e cresceranno i tifosi della Roma li ameranno. E come un bambino: devi capire che può non essere pronto a volte ma sono sicuro che Luis Enrique e il suo staff faranno il massimo per renderla competitiva però bisogna avere pazienza. Perchè ho scelto la Roma? Mio padre è nato in Italia, per questo ho preso il club.