E all'ottavo turno la Roma buttò giù un altro record. Pjanic, dopo aver portato la Bosnia al Mondiale, qualifica i giallorossi ad una stagione impensabile, visto che con 8 vittorie nelle prime 8 si arriva in testa al traguardo, come riporta la storia.
Garcia è l'uomo copertina ma ha le spalle coperte da De Rossi mentre Pjanic illumina la strada, in un trio da "8", proprio come i successi di fila. Borriello, tra i migliori, è la rappresentazione grafica della compattezza del gruppo.
DE SANCTIS 7 - Quando la partita poteva prendere percorsi sinistri, c'è la sua mano, sinistra, a mantenere la Roma sulla giusta rotta. Quante cose si potrebbero fare in quasi 8 ore? Tante, ma non segnargli un gol, visto che l'impresa di Biabiany è lontana 501 minuti.
MAICON 7 - Quando aziona le leve fa fare un passo indietro anche a chi è in tribuna. Apre varchi inimmaginabili, inventa pericoli dove i più, nella più fortunata delle ipotesi, otterrebbero falli laterali.
BENATIA 6,5 - Callejon, Hamsik, Insigne e Pandev dovrebbero farlo vacillare con la loro rapidità. Dopo un'ora, non ne sentirà neanche più il ronzio.
CASTAN 6,5 - Gioca tenendo lo sguardo sulla sinistra, dove Dodò potrebbe necessitare di aiuto. Un solo momento nero quando viene colto fuori posizione dall'assist di Insigne per Pandev.
DODO' 6 - Questo Roma-Napoli è frequentato da personaggi poco raccomandabili, cresciuti per i vicoli della Serie A o smaliziati da frequentazioni internazionali. Un'esperienza che gli farà curriculum.
PJANIC 8 - Uscito di scena Totti, è lui a detenere il quoziente intellettivo più alto. E ne consegna le prove con una punizione che fa venire le vertigini, giocate straordinarie nell'atto del pensiero prima che dell'esecuzione e una pietra scagliata dal dischetto su una partita da incorniciare.
DE ROSSI 8 - Vita da prima linea: mura ogni tentativo del Napoli e quando riescono ad aggirarlo si materializza nuovamente dietro De Sanctis spazzando via anche le ultime speranze di Pandev.
STROOTMAN 6,5 - Con Castan, completa il triangolo che ha in Dodò il vertice più esposto ai pericoli. Un paio di volte imbraccia anche la carabina che si ritrova nei piedi. La sensazione è che quando inquadrerà l'obiettivo bisognerà vietare la visione ai minori.
FLORENZI 6,5 - Va più veloce anche dei crampi o di qualsiasi fastidio muscolare. 80 minuti rasentando i limiti di velocità. Ah, tornava, di corsa, dalla Nazionale. DALL'81' MARQUINHO SV - Dieci minuti per guidare la vittoria in garage.
TOTTI 6 - Esce dopo una mezz'ora che prometteva davvero bene. Ma lascia gli appunti sul banco di Pjanic. DAL 32' BORRIELLO 7,5 - Fa il centravanti incontrista per la prima mezz'ora, meritandosi una medaglia per l'atteggiamento. Poi ci mette anche le qualità più naturali, finendo per incidere pesantemente sulla gara. La grandezza del lavoro di Garcia si riflette anche, se non soprattutto, nella sua prestazione.
GERVINHO 7 - Uno slalom tipico della casa costa la prima ammonizione a Cannavaro e produce la punizione del primo gol. Purtroppo, deve uscire nel momento in cui la gara prendeva la forma a lui più consona. DAL 57' LJAJIC 6 - Le intenzioni sono buone, meno la riuscita. Ma non è un animale da ripartenza, come invece richiedeva la fase di gara in cui è entrato in campo.
GARCIA 8 - 8 come le vittorie consecutive, quante ne aveva inanellate la Juventus di un illustre connazionale, Platini. La scelta di Dodò dall'inizio è un messaggio straordinario: sono gli altri a doversi preoccupare della Roma. Ha tutto per diventare Le Roy.
Adriano Serafini