Sarà Roma-Lazio la finale di Coppa Italia. E l'importanza dell'obiettivo raggiunto annulla i discorsi su una prestazione a due facce della squadra di Andreazzoli: sul punto dell'auto-distruzione nel primo tempo, salvo ripensarci nell'intervallo quando raggiunge, sorpassa e infine giocherella con ciò che avanzava dell'Inter.
STEKELENBURG 6 Primo tempo di ansia perché l'Inter c'è e si fa sentire, anche se di lavoro per l'olandese ne produce poco. Dagli spogliatoi però riesce solo la Roma e l'inattività gioca brutti scherzi, tanto che Alvarez segna senza meritarlo.
TOROSIDIS 6.5 Passati gli imbarazzi dei primi 45', si riprende la sufficienza nella ripresa, fino ad andare oltre i propri compiti con un gol che ha il solo difetto di cominciare a sgualcire lo stomaco dei romanisti, aprendo l'attesa per il derby finale.
MARQUINHOS 6 Rocchi smania, si muove, si agita, taglia, cuce e quant'altro. Marquinhos lo lascia fare per un po', prima di togliergli il giocattolo sul più bello e riconsegnarlo ai compagni.
CASTAN 6 Sulla corsia destra interista si balla nel primo tempo, grazie soprattutto all'apporto controproducente di Marquinho. Dal 46' è un'altra partita e al brasiliano basta supervisionare la zona.
MARQUINHO 5.5 Dalla sua parte Jonathan e Alvarez fanno suonare l'allarme per tre quarti d'ora. Fuori ruolo e posizione ma per fortuna della Roma la tempesta dura un tempo, poi l'Inter non ne ha più e lui trasloca in zone più rassicuranti.
BRADLEY 6 Non si vede e non si sente per un tempo, in linea con i compagni. Fa da comprimario, come natura gli impone, nella rimonta e alla fine c'è sufficienza anche per l'americano.
DE ROSSI 6 Il tentativo di ribellarsi alla prestazione informe dei giallorossi si nota quando esce dalla trincea per cercare il pallone in solitaria. Poi si volta e vede la nebbia. Sbraccia ma nessuno risponde. Il copione cambia nella ripresa ed il sangue scorre più fluido nelle vene del centrocampista.
FLORENZI 5.5 Ha la sfortuna di prendere parte solo al lato oscuro della partita, nel quale finisce inghiottito nonostante provi a dimenarsi. DAL 46' BALZARETTI 6.5 - Il suo ingresso rimette le cose al posto giusto. E questo è già un successo, che diventa trionfo con l'assist dell'1-2 di Destro.
LAMELA 7 Gli si rimprovera la continuità. Prego: dopo il gioiello di Torino, replica a San Siro con l'assist che farà finire Destro sotto gli schiaffi d'esultanza dei compagni. Nel confronto con Alvarez, fa arrossire il nerazzurro. DAL 76' TADDEI SV - Entra per evitare che debba rifarlo in finale, vista la diffida di Lamela.
TOTTI 7 Cerca insistentemente la posizione corretta senza successo. Poi torna al centro dell'universo giallorosso e tutto prende una nuova forma. Ricompone la Roma pezzo dopo pezzo, la rimette in piedi e, infine, le indica dov'è la strada per la finale.
DESTRO 7.5 Nell'epoca del finto nueve, dei centravanti mascherato, lui è un pezzo retrò che andrà sempre di moda: attaccante autentico che resiste al primo tempo avaro e si prende la doppia ricompensa appena ne ha l'opportunità. Dalla "sua" partita, nasce la finale di tutti. DAL 70' DODO' 6 - Rivederlo così spesso mette di buon umore.
ANDREAZZOLI 6.5 Sarà la partita di Destro. 1-0 per il tecnico romanista e le sue sensazioni. Sulla lavagna tattica, però, Stramaccioni pareggia i conti evidenziando tutti i limiti romanisti per un tempo. Ma in finale ci andrà il più esperto che adesso può riaprire la bacheca romanista e sconfinare oltre la proverbiale normalità.
Mirko Bussi