Poche luci, molta sostanza. Una Roma scomposta arriva all'obiettivo della terza vittoria consecutiva barcollando ma senza mai cadere e alla campanella si riscopre a 5 punti dal terzo posto. Brillano Stekelenburg e Romagnoli, oltre al solito Totti che entra in tutti e tre i gol giallorossi.
STEKELENBURG 7 - Deve aver letto qualche passo della storia romanista perché sembra preparato sul capitolo degli ex che ritornano e, naturalmente, portano rancore. Vola su Bertolacci di testa utilizzando a pieno i 197 centimetri in dotazione. Poi spegne tra le braccia un flipper da brividi, quindi ribatte Kucka e gli altri. Borriello gli segna su rigore: l'unico modo possibile stasera.
PIRIS 6 - Duella con Borriello e, come di consueto, si tratta di un mismatch fisicamente. Ma il paraguaiano rimane in partita di corsa.
BURDISSO 5.5 - L'attacco del Genoa ha studiato a memoria la lezione e sa come allargare i difensori romanisti, minacciando la zona dell'argentino che finisce spesso fuori tempo perdendo lucidità e posizone. Falcia Borriello e causa il rigore del pareggio, nel secondo tempo però si oppone al tiro di Kucka a botta sicura, affievolendo l'insufficienza.
ROMAGNOLI 7 - Titolare per la prima volta in Serie A, lascia a casa i timori dell'esordio, calandosi dentro la contesa senza imbarazzi di sorta. Basterebbe, ma ci mette anche un gol decisivo che è uno spot al lavoro di Trigoria: assist di Totti, colpo di testa di Romagnoli. Inoltre, il 17enne sostituiva Marquinhos, anni 18. E rifletterci sopra rasserena il sonno.
TOROSIDIS 6.5 - Incredibilmente, la Roma sembra aver trovato un acquirente con solide credenziali per la fascia destra. Per la caratura del carattere basta controllare l'ordine nella fila all'entrata in campo (dietro Totti, Stekelenburg e De Rossi, c'è il greco), per le capacità bastano gli highlights con due ottimi cross per Osvaldo.
PJANIC 6 - Prende il comando delle operazioni, decidendo i tempi di manovra. L'infortunio e la sua uscita dal campo dimostrano il peso del bosniaco nella squadra, che senza di lui perde l'orientamento. DAL 39' BRADLEY 5.5 - Eredita la posizione di Pjanic ma non i compiti per evidente scarto di qualità.
DE ROSSI 6 - La media tra un primo tempo da 7 e un secondo insufficiente. Inizia coi giri alti, intercettando, lavorando al servizio e al fianco di Pjanic, fino a guadagnarsi il rigore in dribbling. Uscito il compagno di reparto per infortunio, soffre anche lui peggiorando la sua prestazione.
BALZARETTI 5.5 - Dovrebbe fare da sussidio per Romagnoli, alla fine è il più giovane a prendersi cura di lui. DAL 56' MARQUINHO 6 - Escluso dai titolari per la prima volta da quando a deciderli è Andreazzoli che, tuttavia, resiste meno di un'ora senza il brasiliano. Rispetto a Balzaretti, infatti, garantisce una qualità superiore decisiva nelle transizioni.
TOTTI 7.5 - Ha segnato da Aldair (classe '65) a Romagnoli (classe '95). In totale sono 225 (due-due-cinque), che lo rendono il secondo più prolifico della Serie A di tutti i tempi. Per ora, naturalmente...
LAMELA 6 - Alterna errori di scelta nell'ultimo passaggio ad azioni personali incantevoli. La brillantezza di quest'ultime, però, ripuliscono la coscienza di uno che, se vorrà, potrà decidere a piacimento l'esito degli incontri.
OSVALDO 5.5 - Sbaglia, si maledice, i nervi si sfaldano e, inevitabilmente, continua a sbagliare. Dovrà attendere che cambi la corrente. DALL'80' PERROTTA 7 - Entra per confezionare il risultato, ci mette addirittura il fiocco con una giocata degna dei tempi migliori.
ANDREAZZOLI 6 - Riparte dal 3-4-2-1 ma così la Roma è divisa in due con Totti, Osvaldo e Lamela assenti in fase difensiva. Un vizio tremendo per il calcio d'oggi. Poi si corregge in corsa ritornando anche alla difesa a 4, fino a fermarsi a 5 punti dal terzo posto.
Mirko Bussi