L'Inter di Stramaccioni

17/01/2013 alle 15:40.

LAROMA24.IT – In Giappone esiste una leggenda, quella del 'filo rosso del destino': Roma e Inter sembrano i due poli collegati da questo filo indissolubile. La leggenda prosegue dicendo che, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che separano i due poli, ma il filo si allungherà e resisterà, senza spezzarsi mai, fino a quando, questi, si incontreranno.

Questo ciclo di gare sarà un viatico importante per i percorsi delle due squadre e riporterà le tifoserie a ricordare con nostalgia le finali di Coppa Italia e i match scudetto di qualche anno fa, che venivano contesi come in un duopolio perfetto: se la spartizione fosse stata maggiormente equa, ora, probabilmente, si parlerebbe di Roma-Inter come il vero “derby d’Italia”. Attualmente, però, sembra piuttosto una partita che lega due tifoserie piene di aspettative: chi, nel vedere i frutti di una progettualità che tarda a sbocciare, chi nel tornare vittoriosa come nell’anno del triplete. Già da domenica sera si potranno avere delle risposte.

 
I PRECEDENTI E IL CAMMINO ATTUALE – Roma-Inter si è disputata 91 volte: 31 le vittorie per i nerazzurri, 39 quelle dei giallorossi e 21 i pareggi, per un totale di 266 gol (121 le reti interiste, 145 le marcature capitoline). Nell’anno solare appena passato le due squadre si sono affrontate due volte e in entrambe le occasioni i giallorossi ne sono usciti vittoriosi: 4-0, nel match del 5 febbraio 2012, con Luis Enrique sulla panchina della Roma e 1-3, nel match del girone d’andata, prima vittoria di Zeman alla guida della Roma contro l’Inter. Meno brillanti i precedenti del 2011: 3 gol in 3 partite. 2 pareggi (0-0 e 1-1) e una sconfitta per i giallorossi (0-1).
Oltre ad essere legati dal passato e dalle modalità con cui le due squadre hanno ottenuto la semifinale di Coppa Italia, sia Roma che Inter sono accomunate da un andamento simile in campionato: la squadra di Stramaccioni alterna buonissime prestazioni (vedi le vittorie con , Milan e ) a sconfitte contro avversari alla portata della rosa di patron Moratti. Il pareggio interno per 1-1 contro il ,  con cui ha chiuso il 2012, e la sconfitta contro l’Udinese per 3 a 0 nella prima gara del 2013, sono solo due dei risultati che hanno fatto dimenticare in casa Inter l’ottimo rendimento di 10 vittorie su 10 gare giocate (tra campionato ed Europa League), tra la metà di settembre e l’inizio di novembre.
Quarta in classifica a 38 punti, l’Inter precede la squadra di e compagni di 4 lunghezze: nelle 10 partite disputate in trasferta, i nerazzurri hanno ottenuto 6 vittorie e 4 sconfitte, con 16 marcature realizzate e 10 gol subiti. Da evidenziare la scarsa tendenza al pareggio delle due squadre: sia Zeman, sia Stramaccioni, hanno concluso la partita con un punto, solo in due occasioni.
 
CHI (non) GIOCA? – Se i giallorossi erano alle prese con molteplici assenze in vista della gara di Coppa Italia contro la , l’Inter che affronterà domenica la Roma non sarà da meno: Cassano, che ha accusato un risentimento muscolare al termine del match di martedì contro il , e Milito, che soffre un dolore al ginocchio sinistro, potrebbero lasciare spazio alla coppia Palacio-Rocchi, supportata da Guarin. Le condizioni dell’ex attaccante giallorosso e dell’attaccante argentino, verranno monitorate fino a pochi minuti prima del match.

Certe, invece, le assenze di Sneijder (per i problemi legati alla situazione contrattuale), Stankovic (tre settimane out), Coutinho e Obi (problemi muscolari) e Alvarez (fermo ai box per almeno una settimana) che costringono Stramaccioni ad un centrocampo di esperienza composto da Zanetti, Gargano, Cambiasso e Pereira. In difesa si dovrebbe rivedere Chivu, dato il forfait di Samuel, al fianco di Ranocchia e Juan Jesus. Sembra difficile l’impiego di Nagatomo, anche lui alle prese con fastidi di tipo muscolare.
 
GLI EX – Fuori dal campo, Stramaccioni: ha allenato nelle giovanili della Roma fino al 2011 trovando posto sulla panchina della Primavera dell’Inter. Vittorioso nella ‘Next Generation Series’, un trofeo delle selezioni giovanili, riesce ad approdare in prima squadra prima da traghettatore, poi venendo confermato dalla dirigenza nerazzurra che gli rinnova il contratto fino al 2015. In campo, data l’assenza di Samuel, sarà Antonio Cassano, il “Ragazzo di Bari Vecchia”, ormai non più ragazzo, l’unico ex con la maglia nerazzurra a scendere in campo. Da valutare, però, le sue condizioni.
 


Matteo Monti