Rispettando ogni previsione, la Roma di Zeman chiude il 2012 all'Olimpico con un roboante 4-2 sul Milan. Gara schiacciante dei giallorossi che sul 4-0, complice anche l'espulsione di Marquinhos, prendono due gol nel finale dai rossoneri. Lamela e Osvaldo vanno in doppia cifra stagionale, De Rossi tira fuori tutto il suo repertorio
GOICOECHEA 7: Si distende a tutto braccio per togliere il pallone dai piedi di El Shaarawy lanciato a rete. Un gesto che indirizza la gara sin dal principio . Bravo nella ripresa anche sulla conclusione insiodiosa di Robinho , prima di sfoderare due super parate su Boateng e Bojan. Nel finale procura il calcio di rigore su Pazzini, dopo una corta respinta su un tiro non proprio irreprensibile di Muntari
PIRIS 6,5: Dalla sua parte agisce il faraone rossonero, non proprio l'ultimo arrivato. Il paraguaiano quindi ci mette tutto il dinamismo possibile, uscendone a testa alta.
MARQUINHOS 6,5: Parte sbagliando la posizione con il suo compagno di reparto, poi con la sua solita calma da veterano comincia tirare fuori le unghie. Preciso e puntuale nell'anticipo, quando gli altri cominciano a correre lui è già in vantaggio di un paio di metri. Peccato per il rosso finale che lo costringerà a saltare Napoli
BURDISSO 7: Parte dall'inizio soltano per sostituire lo squalificato Castan. Tra malumori, dubbi e incertezze, l'argentino ricopre il ruolo con la solita grinta e determinazione: la stessa che gli consente di portare in vantaggio i suoi con un preciso colpo di testa da calcio d'angolo. Poi si limita ad amministrare, soffrendo nel finale e non per sue colpe
BALZARETTI 7 Macina così tanti chilometri, che anche De Sciglio deve alzare bandiera bianca. Sicuramente la miglior gara disputata finora in giallorosso, condita da un assist per il 4-0 di Lamela
DE ROSSI 7: Aspettato, acclamato e forse definitivamente ritrovato. Fantastica prova in entrambe le fasi, reuperando e facendo ripartire l'azione in profondità. Il no look per il terzo gol di Lamela, è un esempio di cosa significhi fare la differenza. Nel secondo tempo cala d'intensità, senza però farlo notare troppo
PJANIC 6,5: Mezz'ala o mediano? Non importa, perchè il bosniaco riesce ad interpretare ogni ruolo con la palla al piede. Tanta qualità e senso di gioco anche quando c'è da amministrare e tenere il ritmo più basso
BRADLEY 6,5: Dei tre di centrocampo è l'unico soggetto ad interpretare la fase di contenimento. E l'americano, con i suoi connazionali in tribuna ce la mette tutta a non sfigurare. Non molla un centimetro fino al fischio finale
LAMELA 7,5: Torna dal primo minuto dall'infortunio, mostrando di essere ancora lontano dalla forma migliore. Resta però decisivo andando a segnare sul taccuino il suo nome, con un sinistro ravvicinato che non lascia spazio ad Amelia. Nella ripresa sigla il suo decimo gol in campionato con un preciso colpo di testa all'angolino 23' st FLORENZI 6: Bravo a conquistare qualhe pallone vacante
OSVALDO 7: Passeggia su Yepes per tutta la partita, saltandolo sistematicamente in velocità. Quando poi il pallone gli cade sulla testa le ose diventano ancora più facili: capocciata all'angolino e nono gol in campionato, decimo stagionale. 24' st DESTRO 5,5: Aiuta poco la squadra a salire, incaponendosi in dribbling impossibili
TOTTI 7: Uomo a tutto campo, è costretto a scendere di qualche metro per trovare palloni giocabili. Riesce comunque a tenere alta la squadra, consegnando un assist perfetto sulla testa di Osvaldo. Sempre presente, ridicolizza il giovane De Sciglio anche in copertura. 35' st ROMAGNOLI s.v
ZEMAN 7: La squadra gira e costruisce tantto: il suo obiettivo omincia pian piano a prendere forma. Torna allo schieramento con i tre attaccanti più Pjanic, un modo per dimostrare che la mentalità va oltre l'avversario che si trova davanti
Adriano Serafini