LAROMA24.IT - "In questo momento non stiamo meritando la Roma in molti". Il mea culpa pronunciato da Walter Sabatini nei sotterranei dello Juventus Stadium è il più forte da quando è direttore sportivo della società giallorossa. Alla luce delle sue parole la partita con l'Atalanta
IL MISTER - Stefano Colantuono, romano di Cinecittà, nasce il 23 ottobre 1962. Le sue prime esperienze in panchina sono sotto l'ala di Luciano Gaucci. Nel 2002 viene chiamato ad allenare la Sambenedettese, impantanata nei bassifondi della C2. Nelle Marche raggiunge due finali play-off in un biennio: se la prima gli vale la promozione in C1, la seconda non gli apre le porte della B. Dopo l'avventura col Catania nel 2003/04, terminata con un 9° posto, arriva al Perugia appena retrocesso in serie cadetta. Ancora una volta la finale play-off è amara: sconfitta contro il Torino e arrivederci Serie A. Nel 2005 il fallimento degli umbri e la fuga di Gaucci nella Repubblica Dominicana lo costringono a cambiare aria. Stefano Colantuono vede Bergamo per la prima volta nel 2005. Un gran girone di ritorno e l'arrivo di uno scatenato Riccardo Zampagna spingono gli orobici in Serie A. La permanenza nella massima serie è consolidata dall'ottavo posto dell'anno seguente, ottenuto con 50 punti, record per l'Atalanta. Nel 2007 arriva la chiamata di Zamparini: è il solito andirivieni di esoneri e richiami, fino al benservito definitivo del presidente rosanero nel 2009. Dopo l'esperienza al Torino, culminata con la sconfitta ai play-off contro il Brescia, torna sulla panchina dell'Atleti Azzurri. Nel 2010, nonostante un avvio stentato, riesce nuovamente a vincere il campionato di Serie B. Ma la stagione successiva inizia ad handicap: a causa dell'inchiesta sul calcioscommesse l'Atalanta subisce sei punti di penalizzazione, polverizzati in due sole giornate. Un 12° posto finale e un campionato lontano dalla bagarre retrocessione valgono all'allenatore romano il rinnovo fino al 2014. Il bottino del campionato in corso, dopo sei partite, è di sette punti, che si riducono a cinque alla luce dei due punti patteggiati in accordo con la Procura Federale.
IN CAMPO - La formazione tipo dell'Atalanta è un 4-4-1-1. In difesa, davanti a Consigli, Colantuono dovrebbe optare per Raimondi, Brivio, Ferri e Peluso in sostituzione dell'acciaccato Manfredini. Sulla mediana la coppia di centrali sarà composta con ogni probabilità da Cazzola e Carmona, mentre ai loro lati potrebbero agire Schelotto, di nuovo in campo dal primo minuto, e Maxi Moralez. Proprio il folletto argentino sembra destinato ad arretrare e a defilarsi per lasciare spazio sulla trequarti alla 'zanzara' De Luca, arrivato in estate dal Varese. La punta più avanzata sarà il tanque Denis, autore dell'unico gol orobico nella disfatta casalinga contro il Torino.
L'EX - L'unico ex della partita è Pablo Daniel Osvaldo. L'italoargentino ha giocato tre partite nell'Atalanta in Serie B, nel 2006, prima di essere ceduto al Lecce in comproprietà. Il numero 9 giallorosso arrivò a Bergamo nella sessione invernale di mercato: "Appena arrivato , il 12 gennaio, a ritrovarmi solo e sotto la neve nel giorno del mio 20° compleanno mi veniva da piangere. Mi sarei ammazzato..". Di certo domenica non annegherà nella nostalgia.
Lorenzo Censi