LEGGO (F. BALZANI) - Lingrediente giusto, la nota perfetta, il tassello mancante. In due parole: Luca Toni. Lattaccante modenese ha messo tutti daccordo dopo la prima, esaltante uscita all Olimpico. Dai tifosi, che gli hanno tributato una standing ovation alla Totti, ai compagni di squadra con i quali già ha trovato un ottimo feeling dentro e fuori dal campo. «Toni ha portato entusiasmo e si è integrato benissimo in uno spogliatoio splendido», ha dichiarato un soddisfatto Montali.
Un entusiasmo facilmente intuibile anche durante lallenamento di ieri.
Toni a Trigoria non cera (è la prima volta da quando è approdato nella capitale) ma di lui si è continuato a parlare. «Luca è quello che ci mancava da molto tempo. E uno di quei calciatori che permette alla squadra di respirare. Fa reparto da solo»: parola di De Rossi, suo amico ed ex compagno di Mondiale. Così come Totti, sabato presente in tribuna insieme a Ilary Blasi e Marta Cecchetto, fidanzata storica di Toni (la coppia avrebbe preso casa proprio a pochi passi da quella di Francesco e Ilary). «Avete visto? Ora le botte non le prenderò più solo io», ha scherzato Totti mentre il numero 30 subiva lennesimo fallo dei difensori del Chievo. Perché Toni, oltre a sfiorare il gol in tre occasioni e a procurarsi il rigore poi sciupato da Pizarro, ha guadagnato la bellezza di 8 punizioni permettendo così alla Roma di respirare e salire in una situazione delicata vista lespulsione di Doni.
«Amo segnare quindi avrei preferito farlo, ma sono soddisfatto della mia prestazione», ha detto lex attaccante della nazionale che, come confermato dal ct Marcello Lippi, ha 6 mesi di tempo per guadagnarsi la convocazione al mondiale sudafricano. Unimpresa che ora appare meno difficile vista la forma sorprendente di Toni (in 6 mesi aveva giocato solo 2 partite) e vista la carenza italiana di attaccanti in grado di fare il suo lavoro. Un lavoro spesso sporco ma utile alla squadra e amato da molti allenatori.
Ranieri su tutti che ha sempre fatto del centravanti di stazza il punto di forza del suo gioco. «Toni ha fatto tutto ciò che gli avevo chiesto, ha puntato e ha fatto salire la squadra. Per il Chievo è stato un pericolo costante», ha dichiarato sorridendo il tecnico romano. E il suo sorriso si fa più largo quando gli si fa presente che mancava accanto a lui un certo Totti: «Speriamo di vederli giocare insieme al più presto». Una speranza che potrebbe diventare realtà già domenica prossima contro il Genoa, sempre allOlimpico, dove Toni ha già conquistato qualche cuore.