LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - In attesa di vedere se lo sceicco verserà la somma promessa entro le prossime due settimane, la Roma guarda avanti. E lo fa attraverso le parole del nuovo global Ceo, Italo Zanzi. «Costruiremo uno stadio di livello internazionale, dobbiamo diventare un marchio capace di attirare investimenti non solo a livello locale.
È questo uno dei punti nodali della politica societaria statunitense, trovare nuovi soci per condividere il progetto del nuovo stadio. Da qui lavvicinamento allo sceicco Al Qaddumi per condividere le quote del club. Ma la crescita dovrà necessariamente passare per i risultati del campo. «La scelta di Andreazzoli è stata giustissima, è un grande professionista stimato da tutti».
E talmente è stata una scelta condivisa e convinta che ieri i dirigenti giallorossi (Baldini, Baldissoni, Fenucci e Zanzi) hanno regalato al tecnico un cappellino con la scritta 0,2% in omaggio alle dichiarazioni proprio dellallenatore che indicò in questa percentuale lincentivo in più che ognuno avrebbe dovuto
dare per raggiungere le vittorie.
Emozionato Andreazzoli, che raccoglie anche le ennesime dichiarazioni di stima da parte di un suo giocatore, in questo caso Marquinho, uno di quelli che con Zeman proprio non aveva legato. «Insieme siamo più forti di tutti, possiamo davvero credere di arrivare al terzo posto. Zeman parlava poco in campo e questo mi dava fastidio perché io sono comunicativo. Totti? È un fenomeno ». E Totti, domani contro il Genoa, cercherà di raggiungere, e superare, il record di Nordhal di 225 gol in serie A.