REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Un colpo a Moggi, una parentesi sul presente di Destro, un'altra sulle voci di un futuro con Guardiola. Zdenek Zeman non dribbla, anzi come la sua Roma cerca l'affondo. Anche sul campo di Catania dove la squadra domenica cercherà i primi punti del 2013 dopo la sconfitta di Napoli:
Eppure il buongiorno aveva riservato al boemo il racconto di un incontro newyorkese tra Baldini e Guardiola. Nulla, però, che possa condizionarlo: "Mi sorprendo sia uscito adesso perché lo sapevo da ottobre che si sono incontrati - sostiene Zeman - ma la notizia non mi tocca. A me non dicono nulla, ma la società è libera di incontrare chi vuole, come io ho incontrato cento giocatori e non vuol dire che li sto comprando tutti". Limpido e diretto, come quando gli si chiede un'opinione sull'ennesima fumata nera con figuraccia annessa all'elezione del presidente di Lega e sulla candidatura di Luciano Moggi alla Camera: "Questa è l'immagine del nostro calcio e della nostra politica attuali".
Più che la maturità di sport e istituzioni, però, ai tifosi interessa capire a che punto sia la maturazione della Roma zemaniana, alla continua ricerca di un equilibrio tra attacco super e difesa colabrodo: "Dobbiamo trovare continuità nei 90 minuti, perché a volte molliamo per 5 minuti in cui succedono guai, ma abbiamo dimostrato che sul piano del gioco possiamo competere con tutti. Poi l'equilibrio non è prendere meno gol ma la differenza tra gol fatti e subiti. Se vinci 1-0 sei stato bravo, se vinci 3-2 la difesa non funziona: per me invece non è così". Terzo posto possibile, allora: "È il nostro compito e ci dobbiamo provare, ma serve concentrazione, applicarsi di più soprattutto la domenica. La distanza numerica in punti comunque non ci colloca lontano dalle grandi, anche se dovremo fare meglio di loro. Non sarà facile ma per me si può fare".
Senza Pjanic squalificato e Osvaldo infortunato (edema al ginocchio, tornerà con l'Inter), per tentare di riequilibrare la forbice serviranno i gol di Destro: l'attaccante prelevato in estate per 16 milioni è stato il grande bocciato dell'esordio del 2013 a Napoli. Tanto movimento, ma anche errori banali sotto porta. Zeman ha la propria ricetta: "Il suo problema è di mentalità - assicura - ma ha grandi mezzi, e qualità, poi è normale che quando si perda si dica 'è colpa di Destro'. Ma per me non è così, è un giocatore importante e che diventerà ancora più importante. E quando troverà continuità ci darà soddisfazioni". Quelle che non sono arrivate dalla Corte di Giustizia Federale su Fiorentina-Roma di coppa Italia: "È una cosa illogica". Amen.