LA SFIDA NELLA SFIDA: Borini vs Destro

11/02/2012 alle 21:11.

LAROMA24.IT - "Vai Fabio!”. “Vai Mattia!”. Non risulta difficile pensare a incitamenti simili sugli spalti dei campi di Bologna e Milano durante una qualsiasi gara di un campionato giovanile di qualche anno fa: le storie dei due

e , divisi alla nascita da 9 giorni e da 350 km di distanza, rappresentano il presente più vivido e il futuro più florido del parco attaccanti made in Italy. 12 gol in due in questa prima parte di stagione, per un totale di 30 presenze: uno score che fa invidia soprattutto alla luce di qualche infortunio di troppo. Le doti comuni sono presto dette: senso del gol, progressione, fisico granitico, abnegazione e generosità. Poco meno di 150 chili complessivi di muscoli a disposizione di Luis Enrique e Sannino, allenatori temerari in grado di garantire ai due gioielli classe 1991 il giusto apporto di minuti e responsabilità.

Nel monday night della 23esima giornata va in scena Siena-Roma e Fabio e Mattia si troveranno di fronte, ai lati opposti del campo. Casacche escluse, la loro smagliante storia mostra come il calcio, a volte, non debba esser visto in termini di antagonismo.

- Entrato a Trigoria in punta di piedi nell'ultimo giorno di mercato e con un prestito secco dal Parma, numero 31 è riuscito a farsi largo tra la rosa di Luis Enrique a suon di spintoni, sgobbate e tap-in. Duttilissimo tatticamente e accostato varie volte per fiuto della rete a Pippo Inzaghi, l'agile attaccante nativo di Bentivoglio, provincia di , muove i suoi primi passi nel calcio che conta nelle giovanili del club che fu di Bulgarelli. Il salto successivo è mastodontico: arriva il Chelsea. Un 'master' vero e proprio a soli 16 anni in una formazione tra le più ambiziose del panorama europeo: "In allenamento andavo sempre a pressare anche nelle partitelle", ammetterà poco dopo. Il debutto in prima squadra, dopo la gavetta nella squadra riserve, porta la data del 20 settembre 2008 nel match contro il Tottenham. A Marzo 2011 ecco il prestito allo Swansea: 12 presenze, 6 gol e un contributo vitale alla storica promozione dei gallesi.

In estate il ritorno in Italia, approfittando del contratto ormai scaduto con i Blues di Abramovic: si fa sotto il Parma di Colomba ma l'esperienza in Emilia dura il tempo di un ghiacciolo sotto il sole di Agosto. Il 31 di quel mese se lo prende e se lo porta nella Capitale a pochi minuti dal triplice fischio del calciomercato: il resto della storia è sotto gli occhi di tutti. 6 gol, coltello tra i denti e futuro roseo.

 

- Si dirà: come ha fatto l'Inter a non puntare su un attaccante di prospettiva come Mattia? Se la domanda resta insoluta, il giudizio sulle qualità dell'emergente è tutt'altro che sospeso. Dopo i successi e le vittorie raggiunte in 5 anni con la maglia delle giovanili nerazzurre (scudetto con Giovanissimi e Allievi, torneo di Viareggio e titolo di capocannoniere con la Primavera), la punta di Ascoli Piceno viene girata in prestito al nell'estate del 2010: dopo 6 minuti dall'esordio in Serie A arriva il primo gol battendo Sorrentino sotto la Gradinata Nord (-Chievo 1-3).

A gennaio, nell'ambito dell'affare Ranocchia, Mattia diventa un giocatore del a tutti gli effetti. Alla conclusione della stagione (18 presenze e 3 gol totali), arriva il trasferimento al Siena in prestito con obbligo di riscatto della comproprietà. 6 reti finora, tra cui quello contro il Chievo in Coppa Italia che è valsa una storia qualificazione alle semifinali della coppa nazionale. Figlio d'arte, Mattia vanta 30 presenze complessive nelle formazioni giovanili della Nazionale azzurra.

 

Giordano Giusti