IL ROMANISTA (P. BRUNI)- Ieri mattina, alle 10.30, sono ripresi gli allenamenti in vista della semifinale di coppa Italia. Come sempre, chi ha giocato il giorno prima ha svolto defaticante, mentre il resto del gruppo si è intrattenuto unoretta scarsa a svolgere esercizi di circolazione palla e partitella a ranghi ridottissimi
Qualche sorpresa, invece, potrebbe arrivare dalla scelta del modulo. Che lex rossonero non sia il centravanti ideale per il 4-2-3-1 sembra tutto, tranne che un mistero. I numeri, da quando laeroplanino siede sulla panchina, sono impietosi: tre presenze da titolare, qualche comparsa a partita in corso e zero reti segnate. Ed è proprio la mancanza di gol il vero problema del numero ventidue: non gonfia la rete dal 2 febbraio col Brescia. Una mancanza di esultanze che avrebbe la forza di orientare il mister a fare qualche piccola modifica allassetto tattico e affiancargli qualcuno per farlo rendere al meglio durante lo svolgimento della manovra. Schieramento a parte, sicuramente ritroverà una maglia dal primo minuto pure Mirko Vucinic. Entrato a partita in corso col Palermo e, nonostante i fischi dellOlimpico per limpalpabile prestazione, il montenegrino è il candidato a fare da fulcro alla manovra offensiva della Roma: velocità, inventiva e tradizione realizzativa contro lInter sono caratteristiche troppo importanti per farne a meno.
Un grosso punto interrogativo, invece, svolazza sulla testa di Menez: confermarlo o tenerlo fuori? Difficile fare una previsione, tuttavia, limpiego del francese potrebbe essere subordinato al modulo. Con la classica disposizione spallettiana parrebbe sfavorito, col 4- 3-1-2 le chance aumenterebbero esponenzialmente. Perrotta, al contrario, in qualsiasi circostanza sarà del match. Occhio pure a Fabio Simplicio: assente da tempo immemore, il brasiliano non parte battuto nelle rotazioni.