GASPORT - Il derby non è ancora finito. Un modo per portarlo avanti cè: domenica si gioca Fiorentina-Roma, ma non è questo il punto. Il derby è in un dettaglio: sulla panchina viola cè Sinisa Mihajlovic, sei anni alla Lazio e (soprattutto) una fede biancoceleste mai nascosta.
Motivazioni
Ora non cè spazio per i ricordi, se non quelli più recenti. Sinisa (e la Fiorentina) vorranno riscattare la sconfitta dellandata: finì 3 a 2, e anche allora la Roma arrivava dalla partita vinta contro la Lazio. Alla vigilia (9 novembre 2010) Mihajlovic spiegava: «Troveremo una squadra galvanizzati dalla vittoria nel derby. Ma anche noi siamo pronti: partite come questa si preparano da sole, gli stimoli non mancano. Quando ci sono queste sfide mi dispiace sempre di aver smesso di giocare» .
Contro Montella
Quattro mesi dopo sono cambiate parecchie cose. Sentite ancora Mihajlovic (a Mediaset, nel dopo gara di Chievo-Fiorentina): «Per noi affrontare la Roma è come giocare contro la Juventus, è una specie di derby» . E ancora: «Per quanto mi riguarda è meglio affrontare Montella da allenatore che in campo» . Per capire, basta considerare un paio di precedenti: il primo è Roma-Lazio del 21 novembre 1999, finisce 4-1 e Sinisa segna su rigore, ma decisiva è la doppietta giallorossa di Montella. Che tre anni dopo (10 marzo 2002) ne fa addirittura quattro: Lazio-Roma finisce 5-1 e i centrali della difesa biancoceleste sono Nesta (sostituto dopo un tempo) e Mihajlovic. Altra curiosità: Sinisa e Montella sono stati compagni per due stagioni (dal 1996 al 1998) alla Sampdoria. Ora sono di nuovo uno contro laltro: il derby si è spostato dal campo alla panchina.