L’identikit: chi è Andrea Belotti? Il “Gallo” che ha già fatto innamorare i tifosi della Roma

28/08/2022 alle 16:37.
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LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) – La Roma batte il sesto colpo. In una sessione di mercato scoppiettante, la società capitolina ha ufficializzato un nuovo acquisto: dopo Mile Svilar, Nemanja Matic, Mehmet Zeki Celik, Paulo Dybala e Georginio Wijnaldum, ora è il turno di Andrea Belotti. L’attaccante arriva a parametro zero dopo aver concluso il suo rapporto duraturo con il Torino. Il suo soprannome è il “Gallo” e in varie interviste ha spiegato il motivo di questo simpatico nomignolo e della sua esultanza con la mano sulla testa, ad emulare proprio la cresta dell’animale: “Mi chiamano così perché da piccolo inseguivo i galli nel pollaio di mia zia. E perché il mio amico Juri Gallo mi ha detto di fare questa esultanza per scherzo: ho subito segnato e non ho più smesso di farla”.

DAL PROVINO FALLITO CON L’ATALANTA ALL’ESORDIO INDIMENTICABILE CON L’ALBINOLEFFE: STORIA DI UN CENTROCAMPISTA CENTRALE DIVENTATO ATTACCANTE
Andrea Belotti nasce il 20 dicembre del 1993 a Calcinate (BG) e sin da piccolo inizia a correre dietro a un pallone. Calcisticamente cresciuto nel Gorlago, nel 2003 passa alla Grumellese, dove inizia a farsi notare. Il ragazzo, all’epoca centrocampista, sostiene un provino all’Atalanta, ma viene scartato poiché non è ritenuto all’altezza di quel livello. Nel 2006, però, arriva il grande salto ed entra nel settore giovanile dell’AlbinoLeffe. Il tredicenne inizia quindi la scalata fino all’esordio in Primavera: il 18 settembre 2010 viene mandato in campo al minuto 58 nella sfida contro l’, valida per il campionato. Belotti colleziona 14 presenze nella stagione 2010/2011, nelle quali realizza 3 reti. Verso la fine dell’annata inizia a giocare con continuità e diventa il titolare della squadra. L’anno successivo si afferma come la stella dell’AlbinoLeffe Primavera e inizia a segnare a raffica, timbrando il cartellino 12 volte in 19 match. In un’intervista a LaPresse, il “Gallo” ha raccontato un interessante aneddoto che, senza saperlo, gli ha cambiato per sempre la vita: "All'inizio giocavo da centrocampista centrale. Nella prima stagione con le giovanili dell'AlbinoLeffe mi hanno spostato a fare l'esterno offensivo. Poi, nel primo biennio della Primavera, siccome c'era solo una punta, mi hanno provato in quel ruolo. E lì sono rimasto. Devo moltissimo ad Andrea Pala, tecnico di quella Primavera: mi ha dato tanta fiducia". Gli ottimi numeri gli valgono la chiamata in prima squadra e l’allenatore, all’epoca Valter Salvioni, decide di mandarlo subito in campo.

È il 10 marzo del 2012 e Belotti, appena diciottenne, subentra al 68’ nella partita valida per il campionato di Serie B contro il Livorno sul punteggio di 4-0 per i toscani: all’83’ segna il gol della bandiera, nel giorno del suo esordio tra i professionisti. È l’inizio della carriera di un futuro grande attaccante. La stagione termina con 8 presenze in prima squadra e 2 reti, che però non bastano per evitare la retrocessione nella Prima Divisione della Lega Pro. Il classe ’93 lascia definitivamente la Primavera e diventa il centravanti titolare dell’AlbinoLeffe. Nell’annata 2012/2013 mette a referto 12 reti in 29 partite (capocannoniere della squadra) e in estate arriva la chiamata del Palermo (club che militava in Serie B), che spende 500 mila euro per un prestito oneroso con diritto di riscatto della metà del cartellino fissato a 2,5 milioni di euro.

L’ESPLOSIONE AL PALERMO E LA COPPIA CON DYBALA IN “UNO DEGLI ATTACCHI PIÙ FORTI DELLA STORIA DEL CLUB”
La sua avventura con la maglia rosanero inizia il 24 settembre 2013, quando al 73’ prende il posto di Davide Di Gennaro nella sfida contro il Bari e, 5 minuti più tardi, fornisce subito l’assist per il gol della speranza del Palermo. Alla fine il match termina 2-1 per i pugliesi, ma l’esordio di Belotti è più che positivo. La prima gioia arriva all’ottava giornata di campionato: il Brescia è in vantaggio per 1-0 e l’allenatore Giuseppe Iachini decide di mandare in campo il “Gallo” al 54’ per recuperare la partita. Dopo solamente sei giri di orologio realizza il gol del definitivo 1-1. Il giovane attaccante inizia a ritagliarsi uno spazio importante e, nonostante non parta titolare in molte occasioni, termina la stagione 2013/2014 con 10 reti e 4 assist in 24 partite. Inoltre trascina il Palermo alla vittoria della Serie B, che vale la promozione in Serie A. Il reparto offensivo di quella squadra è davvero impressionante, tanto che in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Belotti lo ha definito “uno degli attacchi più forti di sempre”. Oltre a lui, in rosa ci sono Kyle Lafferty, Abel Hernandez, Franco Vazquez e Paulo Dybala, che ritroverà anche a Roma. Al termine del campionato, il Palermo decide di acquistare a titolo definitivo il classe ’93 versando nelle casse dell’AlbinoLeffe ulteriori 3 milioni di euro per la seconda metà del cartellino.

La stagione 2014/2015, la prima in Serie A per il “Gallo”, è deludente nonostante le grandi aspettative che si erano create. I ragazzi di Iachini disputano un ottimo campionato, posizionandosi all’undicesimo posto in classifica, ma a livello personale registra numeri tutt’altro che entusiasmanti: Belotti gioca tutte le 38 partite a disposizione, ma parte dalla panchina in ben 29 occasioni. L’annata termina con 6 reti (4 delle quali nelle sfide in cui è sceso in campo dall’inizio) e va a segno anche nell’ultima giornata, quando il Palermo batte la Roma allo Stadio Olimpico. In estate il Torino decide di puntare su di lui e il direttore sportivo Gianluca Petrachi lo porta via dal Palermo per quasi 9 milioni di euro.

IL BOMBER DA 100 MILIONI DI EURO DEL TORINO
Durante la prima parte di stagione Belotti fa fatica e realizza solamente una rete, la sua prima con la maglia del Torino (28 novembre 2015, Torino-), ma nel girone di ritorno diventa inarrestabile e mette a segno 11 gol in 19 partite. La stagione 2015/2016, quindi, si conclude con 12 marcature, un numero molto inferiore rispetto a quello che collezionerà nell’annata successiva, nella quale il “Gallo” si afferma come uno dei migliori attaccanti d’Italia e d’Europa. Nelle prime due giornate segna al Milan e ne fa 3 al (prima tripletta in Serie A): questo è solo il preludio di quanto avverrà nei prossimi mesi. Pochi giorni dopo, il 1° settembre 2016, arriva anche l’esordio con la Nazionale maggiore, subentrando al minuto 74 al posto di Eder nell’amichevole persa contro la Francia per 1-3. Intanto Belotti continua a segnare a raffica con il Torino e il 5 marzo 2017 indossa per la prima volta la fascia da capitano. Il destino vuole che la prima sfida in tale ruolo sia contro il Palermo, la sua ex squadra: un vero centravanti come lui, però, non ha pietà e ribalta lo svantaggio iniziale realizzando una tripletta in soli 7 minuti, fissando il punteggio sul 3-1 finale. La sua super stagione termina con 28 gol (26 in Serie A, terzo miglior marcatore del campionato dopo Edin a quota 29 e Dries Mertens a quota 28, e 2 in Coppa Italia) in 38 partite. Durante il corso della stagione Belotti firma il rinnovo di contratto fino al 2021 (successivamente sarà prolungato fino al 2022), all’interno del quale viene inserita una clausola rescissoria da ben 100 milioni di euro e valida solamente per l’estero. L’annata 2017/2018 è caratterizzata da alcuni infortuni, che limitano il suo rendimento ma, nonostante tutto, riesce ad arrivare in doppia cifra. Il presidente Urbano Cairo crede fortemente in lui e in un’intervista a Radio Uno afferma: "Se penso che uno come Coutinho viene ceduto a 160 milioni, allora forse mi sono tenuto basso su Belotti, se torna a fare quello a cui ci ha abituato".

Il 2018/2019 rappresenta la rinascita, infatti il classe ’93 mette a segno 15 gol in campionato, grazie ai quali trascina il Torino in settima posizione, assicurandosi così la partecipazione ai preliminari dell’edizione successiva dell’Europa League complice l’esclusione del Milan dalle coppe. Il “Gallo” inizia la nuova stagione con grandissima voglia e sotto porta si dimostra implacabile: all’esordio in una competizione europea, Belotti segna a raffica e nelle 6 partite disputate realizza 6 reti. I granata non riescono ad accedere alla fase a gironi a causa della doppia sconfitta rimediata contro il Wolverhampton (2-3 e 2-1), nelle quali il centravanti timbra il cartellino sia all’andata sia al ritorno, ma non basta per evitare l’eliminazione. In campionato realizza 16 reti, imponendosi ancora una volta come uno dei migliori attaccanti della Serie A per continuità di rendimento e numero di gol. La stagione 2020/2021 si chiude con 13 gol in campionato e il 12 dicembre 2020 (Torino-Udinese 2-3) entra nella storia della società realizzando la 100esima rete con la maglia del Torino tra tutte le competizioni. Inoltre in estate vince uno storico Europeo con l’Italia. L’annata 2021/2022, la sua ultima con la società piemontese, è negativa: le voci di mercato per il mancato rinnovo e i numerosi infortuni frenano Belotti, che termina il campionato con solamente 22 presenze all’attivo su 38 partite disponibili. Anche dal punto di vista realizzativo il “Gallo” delude e per la prima volta nella sua carriera in granata non raggiunge la doppia cifra in Serie A, fermandosi a quota 8 gol. In questa annata il classe ’93 vive anche alcuni momenti di luce, infatti il 30 ottobre 2021, nella vittoria per 3-0 contro la Sampdoria, realizza il suo 100esimo gol in campionato e, alcuni mesi più tardi, il 1° maggio 2022 mette a segno una super tripletta (l’ultima realizzata in carriera fino a questo momento) contro l’Empoli, grazie alla quale raggiunge quota 100 reti con la maglia del Torino in Serie A. Terminato il campionato, il futuro di Belotti è ancora in bilico e, dopo una lunga riflessione, decide di non rinnovare il suo contratto per provare una nuova esperienza. La sua lunghissima avventura con il Toro termina dopo 7 stagioni, nelle quali ha collezionato 251 presenze e 113 reti, per una media di un gol ogni 181 minuti, ovvero uno ogni due partite. Belotti è diventato il sesto miglior marcatore della storia del Torino e, prendendo in considerazione solamente la Serie A, si posiziona al secondo posto (100 reti), dietro a Paolo Pulici (134 reti).

IL “GALLO” AL SERVIZIO DELLA LUPA: ECCO COSA BELOTTI PUÒ DARE ALLA ROMA
Andrea Belotti, senza squadra dal 1° luglio, ha avuto a disposizione molte offerte da cui ripartire, ma ha deciso di prendere alla lettera il proverbio che recita "Tutte le strade portano a Roma". Il centravanti di Calcinate, infatti, è stato richiesto da Monaco, Wolverhampton, Nizza e soprattutto Galatasaray, che ha messo sul piatto un ricco contratto, ma la sua volontà è sempre stata chiara: la sua prossima squadra sarebbe stata la Roma. Richiesto e inseguito da José Mourinho sin dai tempi del Tottenham, Belotti è il calciatore che mancava ai giallorossi per completare e migliorare sensibilmente il reparto offensivo. Uno dei problemi maggiori che lo Special One ha dovuto affrontare nella passata stagione è stato proprio la mancanza di una vera alternativa a Tammy Abraham, costretto a scendere in campo in 53 partite senza praticamente mai essere sostituito. Belotti, quindi, svolgerà il ruolo di riserva, ma può considerarsi di lusso: quante sono le squadre che possono permettersi di tenere in panchina un attaccante da 119 gol tra Serie A, coppa nazionale ed Europa League? Guardando questi numeri è difficile considerare il “Gallo” una semplice riserva, infatti l’elevato numero di partite che la Roma dovrà affrontare nel corso della stagione gli permetterà di ritagliarsi un importante spazio. Tammy Abraham, però, parte avanti, ma non è escluso che Mourinho decida di buttarli insieme nella mischia in determinati momenti della partita, ad esempio in una situazione in cui i giallorossi si trovino sotto nel punteggio.

Per Belotti la Roma rappresenta un grande banco di prova, ma il giocatore ha dimostrato nel corso degli anni di saper essere decisivo, trascinando il Torino a suon di reti. Nel postpartita di Salernitana-Roma, lo Special One ha lanciato un segnale ben chiaro alla società: "Avrei voluto mettere un attaccante per segnare il 2-0 e chiudere la partita". Tradotto: "Ho bisogno di gol". Il desiderio di Mourinho è stato esaudito.

Il “Gallo” è molto abile nel gioco aereo nonostante non sia altissimo (181 cm) ed è in grado di calciare sia con il destro sia con il sinistro senza differenze. Tra le sue principali caratteristiche, inoltre, spiccano la cattiveria agonistica, il sacrificio e la voglia di combattere su ogni pallone. Ovviamente è dotato di un grandissimo fiuto del gol e i numeri lo dimostrano.

Qui a Roma ritroverà il suo grande amico e compagno di Nazionale Lorenzo Pellegrini, ma soprattutto Paulo Dybala, con il quale ha condiviso fantastici momenti ai tempi del Palermo. In un’intervista a Sky Sport, Belotti ha parlato così della Joya: "L'ho conosciuto nell'anno della Serie B a Palermo. Si vedeva che aveva delle qualità eccezionali, dei numeri che vedi fare a pochi giocatori. Però in Serie B non riusciva ad essere incisivo. Poi siamo arrivati in A e mi ricordo che appena è iniziato il ritiro sembrava un giocatore che si era completato. Aveva acquistato una sicurezza dei propri mezzi, una personalità che gli ha permesso di esprimersi come meglio poteva". La formidabile coppia è pronta a ricomporsi e i tifosi giallorossi sognano di ammirare nuovamente le loro prodezze.

Nonostante sia appena arrivato, Belotti è entrato sin da subito nel cuore dei romanisti: i rifiuti categorici alle varie offerte ricevute hanno avvicinato i tifosi al “Gallo” ancor prima che il trasferimento alla Roma si concretizzasse. Il centravanti ha dimostrato sin dal primo momento di credere nel progetto e, pur di venire nella Capitale, ha rifiutato proposte economicamente più vantaggiose rispetto a quella giallorossa. In attesa di veder cantare il “Gallo” con la maglia della Roma, la sua nuova avventura calcistica è già partita con il piede giusto. E se il proverbio "Chi ben comincia è a metà dell’opera…" non mente, i tifosi possono dormire sonni tranquilli.