"Giovani o vecchi, siamo tutti l'AS Roma": cosa c'è dietro lo shooting di lancio della quarta maglia

21/10/2021 alle 15:19.
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LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - "Il miglior video di sempre", "come capire in un anno quello che Nike e la vecchia proprietà non avevano capito in 10 anni", "tradizione": questo è il tenore dei tanti commenti dei tifosi della Roma al video di lancio della quarta maglia, condiviso sui social di Roma New Balance, kit con il quale oggi i giallorossi scenderanno in campo contro il Bodo Glimt.

Cosa c'è dietro questo video, dietro a quella maglia blu? Il ritorno alla tradizione, in primis, ma non solo. Il soggetto della campagna è stato ideato da Claudio Pavesi e Roberto Penna di Outpump Studio, a cui New Balance ha dato le chiavi del progetto e la fotografia è stata a cura di Stefano Carloni. Il progetto è nato tempo fa, quando NB ha affidato il progetto ad Outpump Studio: da subito l’agenzia si è messa alla ricerca delle persone “ideali” per rappresentare la Roma, il tifoso romanista e questa maglia della Roma in particolare, che ripresenta il marchio ASR nello stemma, qualcosa a cui i tifosi giallorossi tengono particolarmente, inseguendo la parola chiave “autentico”.

Come è nato il progetto – Il progetto nasce prima di tutto come uno shooting per la nuova maglia, solo foto, l’idea del video è arrivata successivamente. NB ha contattato l’agenzia tramite Global e il topic della campagna era l’autenticità: la maglia vuole rappresentare proprio questo, il legame tra la storia della città e il marchio, un sentimento autentico e indissolubile. Da questa definizione, dal dettaglio (prima ancora di vedere il render della maglia) che ci sarebbe stato il vecchio stemma con ASR e il Lupetto di Piero Gratton, la volontà di fare uno shooting radicato nella storia e nel territorio della città.

I tifosi nel video – Per questo tutte le persone che compaiono nel video-lancio della quarta maglia sono veri tifosi, persone per le quali la Roma è tutto. Dalla signora Franca, che nel video appare con gli orecchini della Roma, gli occhiali giallorossi, lo sticker della Roma sulla bilancia, che non è un'attrice ma è una signora che lavora a Campo de' Fiori e sul cui scontrino fiscale c'è scritto "forza Roma". Pavesi, l’ideatore della campagna, riferisce: “Devi vedere che cosa mi mandavano quando li contattavo: 'per la Roma questo e altro', 'per la Roma prendo le ferie', 'per la Roma vengo dall'altra parte della città'. C'erano giovani come Remo, il ragazzo in vespa, Franca che ha 86 anni, Renato che ha attraversato tutta Roma per farsi fotografare da noi".

Il gruppo dell'AS Roma – Nel video ci sono solo i tifosi, ma allo shooting hanno chiaramente preso parte anche i calciatori. Tutta la squadra voleva partecipare ed essere presente, nonostante non tutti dovessero per forza essere sul set. In particolar modo Roger Ibañez, descritto come contento e divertito dal fare quest'attività. Come lui Tammy Abraham. Giocatori e allenatori sono passati sul set per il puro gusto di vedere la maglia, prima delle 9:00 del mattino e prima dell’allenamento, per stare con i compagni e per commentare insieme la nuova maglia. Tutto segno di un gruppo unito, che ha piacere a stare insieme.

Lo shooting – Realizzato in analogico, una tipologia di scatto che richiede tempi di lavorazione molto lunghi e grande attenzione. Questo è un aspetto molto curioso: lo shooting è stato realizzato per le vie di Roma, nei luoghi considerati importanti da tutti i tifosi che appaiono nel video, tutti luoghi storici della città eterna. L’idea di scattare in più luoghi possibile viene dalla connessione tra il marchio ASR e la battuta di Alberto Sordi “Chi è nato a Roma è romanista. I laziali so quelli de fori le mura”. La maglia era ancora in embargo, quindi lo shooting è stato fatto assicurandosi che nessuno per le strade di Roma vedesse il nuovo kit, con poco tempo, anche tra una terapia e l’altra dei giocatori giallorossi.

I luoghi del video – Pavesi racconta di aver scelto i luoghi dello shooting ascoltando i tifosi presenti nel video, da Renato Ferrante, cugino di Alberto Sordi, che ha scelto il ristorante Core de’ Roma a Juri di 16Birra, che ha scelto come luogo dell’anima lo Stadio, di fronte alla e vicino alla Fontana del Globo, “la palla” per i tifosi della Roma. Franca ha scelto il suo stand dell’ortofrutta a Campo de’ Fiori. Lavinia ha scelto le colonne di Monteverde, colorate in occasione dello Scudetto giallorosso (e nella foto di Lavinia è ancora possibile vedere i resti). Remo e Tommasino, i due ragazzi sulla Vespa, hanno scelto la Garbatella, dove c’era anche David, il tifoso con i tatuaggi sul collo, sulle mani e sul resto del corpo.

Il legame tra la Roma e la città, il legame tra romanisti e romaniste e i luoghi che loro ritengono importanti per la loro identità di tifosi, il logo ASR che torna con una nuova proprietà, un nuovo marchio, nella nuova era Mourinho. Il ritorno alla tradizione e il sentimento autentico che lega indissolubilmente il tifoso della Roma alla maglia giallorossa, tutto intrecciato con i luoghi che rappresentano il cuore della città. C’è tutto questo dietro quel video, c’è la città dentro la maglia.