LAROMA24.IT - Paulo Fonseca avrebbe volentieri fatto del turn over per far rifiatare alcuni dei propri giocatori che fino a questo punto della stagione le hanno praticamente giocate tutte. I tanti infortuni che hanno decimato la rosa giallorossa hanno costretto il tecnico lusitano a schierare sempre gli stessi uomini che, alla lunga, hanno pagato la fatica, come evidenziato dallo stesso allenatore dopo il ko del Tardini contro il Parma. Tuttavia ci sono dei giocatori a cui Fonseca veramente non riesce a farne a meno. A parte il portiere Pau Lopez (che ha collezionato 15 presenze e 1350'), il giocatore con più minutaggio nelle gambe è Aleksandar Kolarov il quale finora ha disputato 1361' in 16 presenze. Infatti difficilmente il terzino serbo è rimasto fuori dalle scelte del tecnico lusitano sia perché l'alternativa dovrebbe essere Spinazzola, ma viene il più delle volte preferito sulla fascia destra, sia perché è difficile rinunciare alla personalità che ogni volta Kolarov trasmette in campo. Tra gli irrinunciabili di Fonseca c'è anche Edin Dzeko che in 15 presenze ha accumulato 1288'. Nessuna tregua per il centravanti bosniaco che non è stato risparmiato neanche quando ha subito la doppia frattura allo zigomo. Infatti il 9 giallorosso è stato costretto a giocare addirittura con una maschera protettiva per via dell'assenza di Kalinic, suo naturale sostituto, fermo dal 20 ottobre scorso per la frattura della testa del femore. Appena fuori dal podio figura Gianluca Mancini con 1157' disputati in 14 presenze nel ruolo di difensore centrale e in quello di mediano davanti alla difesa. Tra i calciatori poi che hanno giocato più di mille minuti ci sono Nicolò Zaniolo con 1151' ma in 16 presenze, Justin Kluivert con 1140' e Veretout con 1108', entrambi in 14 presenze. Fanalino di coda di questa speciale classifica è inevitabilmente il terzo portiere Daniel Fuzato con ancora 0 minuti disputati. Grida vendetta il penultimo posto di Davide Zappacosta con soli 13' in campo a causa della lesione di secondo grado al soleo sinistro prima e la rottura del legamento crociato anteriore al ginocchio destro poi.
(Matteo Arceri)