LAROMA24.IT Capita spesso che alla vigilia di una sfida, magari anche vuota di significati, qualcuno, e magari ancora con trascorsi sparsi in tutta Italia e oltre, sciorini solennemente i passi del «se segno non esulto», dal trattato del 'Politically correct'. Ricordando che nella stagione 1984-85, quando ancora il catalogo dei festeggiamenti non prevedeva alternative alle braccia simultaneamente alzate, il signor Agostino Di Bartolomei, appena rossonero, dopo un gol alla Roma mischiò la sua gioia personale a quella dei milanisti; chissà perché Mattia Destro da Ascoli Piceno, cresciuto nellInter
Invece, lattaccante prima si è esibito nel ballo tipico, ha abbracciato Osvaldo, poi si è immerso nel settore dove avevano trovato posto i romanisti in trasferta. Si è potuto così regalare la prima settimana da assoluto protagonista da quando si è trasferito alla Roma, al termine di una gara che ha interpretato quasi da mediano dattacco. E infatti proprio il 22 ad aver commesso più falli di tutti (4), quanti ne possono sommare insieme Piris, Marquinhos, Castan e Balzaretti. Non proprio una giornata dedicata al divertimento delle punte, per come sembrava mettersi con i 3 difensori centrali di Cosmi attenti a mandargli di traverso il suo ritorno a Siena ma nonostante gli appena 57 trascorsi in possesso della sfera (peggio di lui solo Calaiò tra i 20 calciatori di movimento scesi in campo), la miseria di 23 palloni giocati (come nessuno dei titolari delle due squadre) e solo il 40% di passaggi riusciti, Destro è riuscito a produrre il massimo.
Con due reti, entrambe realizzate nel secondo tempo quando si è spostato leggermente sulla sinistra, lasciando il centro del palcoscenico a Totti: proprio da quella posizione ha completato laffondo vertiginoso della Roma che rovescia il campo in pochi attimi azzerando le speranze del Siena e obbligando Zeman ad applaudire, come testimoniano le registrazioni, in occasione della terza rete. La quarta stagionale per lui che gli sistema la media-gol a uno ogni 150 minuti, dei calciatori che hanno cambiato maglia giusto Toni (130 dattesa tra un gol e laltro) e Aquilani (97) hanno un ruolino migliore. Quella del Franchi è stata la terza doppietta in carriera, tutte messa a segno nellimpianto senese, con le prime due inflitte a Chievo Verona e Lazio, alla quale ha segnato già 3 gol, seconda vittima preferita. Il ragazzo impara in fretta.
Mirko Bussi