LAROMA24.IT Ebbrezza o senso di vuoto. Sono gli stati danimo tra cui scegliere prima di allacciare le cinture di unattrazione che porterà a fare il giro della morte più volte per poi lanciarsi a tutta velocità contro il suolo
Sul piazzale romanista lattesa crescerà per vedere cosa può succedere a mescolare i mezzi presenti a Trigoria con le acrobazie boeme. Ma in ogni storia dartista cè un trucco malriuscito, una goffa esibizione, un guasto tecnico a rovinare lo spettacolo. E neanche l'attrazione in causa era stata lontana da momenti di abbandono per il susseguirsi di volteggi falliti, come racconta la sua storia. Risultato: dopo 4 mesi, una parte della gente è scesa inveendo, i macchinisti spesso causano cortocircuiti, la giostra rischia di chiudere. Non cè più ebbrezza, ecco il senso di vuoto. Ed è difficile anche aggrapparsi alle maniglie quando su 11 tentativi, da intendersi come gare disputate, e 7 giri della morte, pari alle rimonte totali, ben 5 volte la ruota si è spenta, lasciando tutti a testa in giù.
UN PATRIMONIO BUTTATO La seconda Roma guidata da Zeman, alla dodicesima giornata, ha raggranellato 17 punti, di cui 3 gentilmente offerti, senza infilare gli scarpini, dal presidente rocker Cellino. Un assolo micidiale che ha consegnato la vittoria a tavolino, senza la quale la Roma si ritroverebbe con la medesima quantità di punti sgretolati facendosi rimontare. Dalla sfida col Bologna, in cui i giallorossi sono stati catapultati dal morbido 2-0 allurticante 2-3 finale, passando per Sampdoria (da 1-0 a 1-1), Udinese (bis mai richiesto di Bologna), Parma (da 1-0 ad un altro 2-3) e infine Lazio (leggi parentesi precedente), si tratta di 14 punti potenziali, sminuzzati da inadeguatezze tattiche, tecniche e caratteriali. Un bottino che la Roma ha avuto tra le mani e che se fosse stata in grado di proteggere oggi la porterebbe a 31 punti, pari solamente alla Juventus capolista. Allora sì che sarebbe valsa la pena farsi un giro per ammirare tutto il panorama dallalto.
I 7 VIZI CAPITOLINI Eppure Zemanlandia aveva riaperto con le solite evoluzioni che, tuttavia, avevano avuto un parziale lieto fine. Al debutto col Catania, infatti, la Roma finisce al tappeto un paio di volte ma prima reagisce con Osvaldo e poi allultimo si rialza con laiuto di Nico Lopez. Un finale gradevole che però si è ripetuto solo unaltra volta, in occasione della trasferta di Genova, con i rossoblu che a fine gara cambiarono guida tecnica. In totale, tra attive e passive, sono 7 le rimonte offerte in 11 gare, per una media allarmante da oltre una e mezza ogni 2 partite, con 10 punti effettivamente andati in fumo, sottraendo dai 14 persi, i 4 guadagnati. Numeri che hanno reso tremendamente pericolante quella giostra sognata.
TUTTE LE RIMONTE GIALLOROSSE DA INIZIO ANNO:
Roma-Catania 2-2 (rimonta attiva) +1
Roma-Bologna 2-3 (rimonta passiva) -3
Roma-Sampdoria 1-1 (rimonta passiva) -2
Genoa-Roma 2-4 (rimonta attiva) +3
Roma-Udinese 2-3 (rimonta passiva) -3
Parma-Roma (rimonta passiva) -3
Lazio-Roma (rimonta passiva) -3
Punti guadagnati: +4
Punti persi: -14
Mirko Bussi