Perché Real Madrid e Barcellona? Basta leggere le parole di Bernardo Vitale Brovarone, esperto intermediario di mercato, dello scorso settembre 2011:

"“Ho sentito telefonicamente domenica mattina il direttore generale del Brescia Gianluca Nani, che era a Firenze per vedere Koné del Bologna, e si è complimentato con me perché da almeno tre anni ho indicato in Bartosz Salamon, un classe ’91, uno dei talenti di maggior prospettiva che giocano in Italia. Nani mi ha confessato che Pep Guardiola, tecnico del Barcellona, durante l’estate ha visto quindici minuti del nostro allenamento e si è innamorato calcisticamente di Salamon, ed ha intenzione di portarlo in maglia blaugrana. E pensare che tre anni fa il Real Madrid si era mosso per andare a vedere questo polacco, in un Ascoli-Brescia, e lo aveva trovato tutto pelle e ossa, scartandolo."

Brescia, Barcelona, e Bartosz Salamon. Ne ha fatta di strada questo centrocampista pelle e ossa alto 1.94 e cresciuto nelle giovanili del Lech Poznan prima del trasferimento nel Brescia di Corioni, terra e presidente a cui deve tanto anche Marek Hamšík.

A differenza dello slovacco Salamon però è un centrocampista meno offensivo, un regista dotato di un ottimo senso della posizione e di una buona visione di gioco. Lanciato in prima squadra a soli 17 anni da Serse Cosmi il regista polacco ha giocato con il Brescia fino al 2010 prima di passare in prestito al Foggia di Zeman. La scelta ideale per il giovane regista, decisione patrocinata dallo stesso Corioni: "Mi affascinava l'idea di affidarlo per qualche tempo a un maestro come Zeman"

Con i pugliesi Salamon colleziona ventisette partite e due gol. Ed è proprio con il boemo che il centrocampista polacco è definitivamente 'sbocciato' diventando uno dei calciatori Under 21 più interessanti del panorama nostrano tanto da esser richiamato l'anno dopo al Brescia dove ha fin qui disputato 41 presenze e un gol.

Salamon è cresciuto tanto con Zeman e, come molti talenti prima di lu,i è riuscito ad instaurare un rapporto 'vero e diretto' con il boemo.

Un rapporto creato a suon di gradoni, sudore e allenamenti. E' lo stesso Salamon a elogiare più volte Zdenek: "Ho imparato a soffrire, a fare sacrifici per questo mestiere. Zeman mi ha trasmesso amore per il calcio. Con lui non riposi mai, fai spesso doppi allenamenti, ma inevitabilmente migliori. Io sono cresciuto nelle capacità in fase offensiva, e questo è normale, ma grazie alla forza fisica acquisita e al lavoro svolto con lui sono diventato anche un difensore migliore di prima."

Un difensore migliore di prima. Parole da annotare e ricordare. Con Zeman si può migliorare anche in fase difensiva. 

Nazionale. Salamon ha giocato con tutte le rappresentative giovanili polacche fino all'Under 21. Nel settembre 2010 è stato anche convocato con la prima squadra per le partite contro l'Ecuador e gli Stati Uniti. 

Gianluca Pace

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