Un anno, un mese e qualche giorno fa, il 22 novembre 2009, all'Olimpico si giocava Roma-Bari, tredicesima giornata del campionato di serie A. La squadra di Ranieri vivacchiava al decimo posto in classifica, a diciotto punti, a quattordici dall'Inter capolista. Quel giorno Francesco Totti toccò una dei punti più alti della sua carriera, realizzando una tripletta (la seconda in carriera) nei primi 28 minuti di gioco
Da lì cominciò la grande rincorsa della squadra giallorossa, culminata con la serie positiva di ventiquattro risultati utili consecutivi in campionato, che portò a conquistare la vetta e a sfiorare lo scudetto, sfumato quel maledetto 25 aprile 2010, Roma-Sampdoria 1-2. Probabilmente, però, è stata l'ultima volta di un Totti a livelli stratosferici. "Di gol, da allora, ne ha realizzati solo sette (cinque nella stagione scorsa, due in quella in corso e le prestazioni sono andate colpa pure di qualche infortunio di troppo sempre più a corrente alternata. Non a caso l'ultimo anno è stato tra i più complicati per il miglior calciatore della storia romanista: non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello ambientale, costretto ormai a convivere con le chiacchiere di chi lo considera finito, o giù di lì. Ma l'occasione per ripartire e zittire tutti i critici è lì, a portata di mano. Un anno, un mese e qualche giorno dopo torna il Bari all'Olimpico, uno dei suoi avversari preferiti, a cui ha segnato nove gol. Non sarebbe male fare cifra tonda e arrivare a dieci. Come lui. Francesco Totti.
Tiziano Riccardi per LAROMA24.IT




