La condrite rotulea è  una patologia che comporta la sofferenza del tessuto cartilagineo situato tra femore e rotula. Tessuto che, a seguito di traumi rischia di andare in erosione. E, in quanto cartilagine non viene alimentata da vasi sanguigni e dunque non può guarire autonomamente. Come riferisce il professor Mario Brozzi, ex medico sociale della As Roma, “in futuro per curare questo tipo di patologie si utilizzeranno le cellule staminali, che consentiranno la ricostruzione del tessuto”. Oggi, però, le pratiche sono altre, decisamente più invasive: “Si passa dal ‘carotaggio’ all’inserimento di un nuovo tessuto simil-cartilagineo – continua Brozzi – ma in caso di intervento chirurgico i tempi di recupero sono da calcolare sui 3 mesi minimo, in quanto è necessario, parlando di atleti, far consolidare il tessuto e far sì che sopporti carichi importanti di lavoro. I tempi, però, potrebbero estendersi notevolmente e persino non consentire all’atleta di riprendere l’attività sportiva”. 

 

Non è questo, però, il caso di Pizarro, alle prese con il problema addirittura dal gennaio 2009 dopo un colpo subito. Nella scorsa stagione i fastidi al ginocchio destro del cileno si sono riacutizzati dopo Roma-Siena all’Olimpico. Pizarro, come riferisce “Il Tempo”, si sarebbe sottoposto in estate ad un semplice intervento di pulizia del ginocchio. L’operazione – non confermata da Trigoria – risulta secondo fonti mediche vicine al club compatibile con la patologia del giocatore. Tra l’altro in questo caso i tempi sarebbero decisamente più rapidi. Alcune settimane di riposo prima di una ripresa graduale dell’attività. David in questi giorni sta svolgendo fisioterapia e palestra insieme al fisioterapista Silio Musa. Già nei prossimi giorni, probabilmente entro la fine del ritiro a Riscone, il cileno tornerà in campo insieme ai compagni.