Sanzione Totti: un gesto simile a Montero costò una sola giornata (VIDEO)

06/05/2010 alle 22:01.

LAROMA24.IT - “Totti che pena! Che vergogna!”, “Vendicatore” oppure “Totti ha dei problemi di tenuta mentale, di frustrazione” e chi più ne ha, più ne metta. Sono solo alcune delle sentenze negli inquinati fiumi d’inchiostro che inondano pagine di giornali e siti crocifiggendo il capitano giallorosso, per quei trenta secondi in cui ha perso le staffe rimediando l’espulsione che ha fatto calare il sipario sulla 62° edizione della Coppa Italia. E allora via alle danze, mirino puntato sul numero 10 incapace di resistere alle provocazioni e agli insulti tesi ad “infangare una città ed un intero popolo”

Diventa un palio nell'affannosa ricerca di precedenti, così torna in auge l’espulsione di Moreno nei Mondiali 2002, lo schiaffo a Colonnese oppure lo sputo a Poulsen, addirittura il pollice verso dei derby, tutti assiomi per convalidare il teorema del antisportivo. E’ il peso del suo nome, della sua popolarità, che inevitabilmente raccoglie consensi e allo stesso tempo invidie: non è più il benefattore, prodigo di aiuti per chi non ha la sua fortuna, non è più quello che dopo essersi spezzato una gamba, ha anticipato i tempi di recupero, a discapito della sua integrità futura, per aiutare la nazionale nel trionfo di Berlino, prendendo quel pallone incandescente al minuto 93 e trasportando l’Italia ai quarti. Lui, che non ha resistito alla frustrazione e adesso è solo contro tutti. Per un gesto, senza dubbio da condannare, come quelli a cui ha dovuto sottostare per tutta la sua carriera, quando più di un avversario ha attentato alla sua integrità.

Uno di questi nasce in una giornata di febbraio, anno 2004, l’ultima Roma di Capello strapazzava la all’Olimpico per 4-0. Nell’ascesi giallorosso lo scriteriato intervento di Montero che col mancino colpiva la gamba d’appoggio di . Un intervento meno “scenico” di quello ai danni di Balotelli, ma con un grado di pericolosità perlomeno pari. Quel fallo costò all’ex difensore juventino la seconda ammonizione (neanche il rosso diretto!) e la doccia anticipata, ma fu giudicato un “comportamento scorretto nei confronti di un avversario”, come recitava il comunicato del giudice sportivo, che gli comminava una sola giornata di .

Chissà che a Collina, arbitro di quel Roma-, non torni in mente il precedente e lo faccia presente al giudice sportivo. Fantasia, perché pagherà anche per il suo nome ingombrante.

M.B.

IL COMUNICATO DEL GIUDICE SPORTIVO