LAROMA24.IT - Nonostante la celeberrima polemica berlusconiana post derby di qualche anno fa sulle due punte, Ancelotti non ha rinnegato il suo modulo ad albero di natale. Cambiano gli interpreti invero non troppi, almeno per quanto concerne il pacchetto arretrato ma raramente cambia il 4-3-2-1 che tanti successi ha portato nella bacheca di via Turati, sempre con l'allenatore di dichiarata fede giallorossa al comando. Con Nesta alle prese con un problematico infortunio che ne sta mettendo a repentaglio perfino la carriera, Bonera fuori per guai fisici e l'oggetto misterioso Senderos desaparecido nella nebbia milanese, i quattro di difesa sono più o meno obbligati: Zambrotta e Jankulovski sulle corsie, Maldini e Kaladze centrali con il solo Favalli come centrale (riciclato) alternativo. Non va meglio a centrocampo, dove Gattuso sarà fuori per mesi, Pirlo è rientrato da poco dalla lunga degenza e Seedorf non è al 100%. L'olandese sarà comunque della partita, a completare la linea mediana con Flamini e il regista della nazionale azzurra. Beckham ha giocato un tempo a Dubai dimostrando di non essere fisicamente pronto neanche per il torneo parrocchiale. L'inglese andrà in panchina per mancanza di alternative e perché un giocatore arrivato per mere ragioni di marketing non può restare a casa a vedere la partita in salotto, ma è ovvio che, per quanto aziendalista, Ancelotti sa bene che schierare lo spice boy in quelle condizioni di forma equivale ad un suicidio tattico scriteriato.
Anche davanti le alternative sono quello che sono: Borriello prosegue il calvario che lo ha portato a giocare col contagocce e il suo rientro viene posticipato ogni giorno che passa, Shevchenko è la bestia nera della Roma ma negli ultimi sei mesi sta dando ragione al Chelsea che lo spedì a tirare calci nel fango con la squadra riserve, Inzaghi parte spesso dalla panchina e quasi sicuramente sarà così anche a Roma. Il tridente brasiliano sarà così composto da Kakà, Ronaldinho e Pato, rispettivamente a quota 7, 7 e 6 gol in campionato e chiamati a risollevare un attacco devastante in casa ma decisamente abulico in trasferta. Proprio fuori casa i rossoneri hanno ottenuto appena nove punti in 8 gare collezionando tre sconfitte (Genova sponda rossoblu, Palermo e Torino sponda bianconera) e un ruolino di marcia diametralmente opposto rispetto a quello tenuto tra le mura amiche. I precedenti all'Olimpico sorridono al Milan, che nella Capitale ha vinto 26 volte contro le 22 della Roma (25 i segni "x") ma nelle ultime tre stagioni ha conquistato un solo punto, nel 2007, perdendo due volte col minimo scarto.




