LAROMA24.IT (Mirko Bussi) – C’era una volta il Garcia dei record. E c’è ancora. Nonostante l’innamoramento abbia dovuto sopportare le crisi di convivenza e dal profumato primo appuntamento si sia passati a mescolare gli odori più inquinanti, può cantare: “Io sono ancora qua”. E già, perché quella che occuperà in Bielorussa sarà la 100ª panchina in sella alla Roma, centrando un traguardo di continuità inarrivabile da quasi un decennio.
Lo sanno Ranieri, Montella, Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli, passati chi più chi meno, attraverso le note tempeste ormonali e da queste spazzati via. Lo sa, forse ancora meglio, Luciano Spalletti, che si è spinto ben oltre le colonne d’Ercole delle 100 panchine, ma tuttora si stacca dagli abbracci romanisti ammonendo: “Mi avete fatto passare per Nerone…”. Non bastarono 188 punti nelle prime 99 gare, seguiti da due trionfi in Coppa Italia, una Supercoppa, in mezzo a quintali di trame calcistiche rivoluzionarie a queste latitudini, per garantirgli un sereno soggiorno. Non sono bastati, inevitabilmente, i 189 punti ottenuti da Garcia finora ad impedire che la sua immagine di fiero condottiero capace d’infilzare ogni avversario dal suo cavallo bianco, scolorisse in un uomo smunto e accovacciato su una zattera in mare aperto.
RECORD NEI 99 - Dei tecnici che per ultimi hanno aperto la bacheca di Trigoria, Garcia ha fatto anche meglio, almeno nello sprint sui 100 metri percorsi in giallorosso: 189 punti contro i 188 di Spalletti, come detto, e superiori anche ai 186 di Capello. Uno che aveva l’antidoto nella mascella imperturbabile: non tolse mai lo sguardo dall’obiettivo della sua missione, rifiutando frivoli selfie davanti ai successi di tappa, prima di lasciare Roma a coccolare uno scudetto vecchio di due anni e senza preoccuparsi di cosa avrebbero detto di lui. Da un estremo all’altro, Zeman festeggiò le 99 presenze in un Roma-Torino 2-0, dopo il quale aveva totalizzato 162 punti. Migliore fu il bottino di Ottavio Bianchi, con 167 punti, e ancora superiore quello di Eriksson, arrivato a 174.
Quattro in più rispetto a Luigi Barbesino, campione d’Italia col Casale nel 1914, e primo allenatore a tagliare il traguardo delle 100 panchine con la Roma. Nonostante l’impronta lasciata nella storia della Roma, non è memorabile il primo scorcio di Liedholm (134 punti), costretto dietro a Foni (153, impreziositi dalla Coppa delle Fiere però), Mazzone (152) ed Herrera (142). Ma la storia, appunto, si misura altrove. Il peggiore fu il mago di Turi, alias Oronzo Pugliese, che racimolò 127 punti nelle sue prime 99 panchine romaniste.
RITORNO AL PRESENTE – Con due anni ricchi di successi intermedi, Garcia ha meritato la terza occasione, diventando il primo allenatore dell’éra americana a raggiungere le 100 panchine con la Roma. Un altro record, un altro selfie, che avranno consistenza soltanto quando sarà il primo della classifica generale, non del “nostro campionato” come si autoproclamò al termine della scorsa stagione, considerando la Juventus fuori concorso. Quel finale e l’estate seguente, oggi, lo obbligano a resistere, più che ad esistere. Adesso, l’augurio che ci siano 100 momenti migliori di questo. Per scrivere la storia, dopo i record.
LE MEDIE PUNTI DEGLI ALLENATORI DOPO 99 PANCHINE CON LA ROMA:
1 - Garcia, media punti: 1,91/189 punti
2 - Spalletti, media punti: 1,90/ 188 punti
3 - Capello, media punti: 1,88/186 punti
4 - Eriksson, media punti: 1,76/174 punti
5 - Barbesino, media punti: 1,72/170 punti
6 - Ottavio Bianchi, media punti: 1,69/167 punti
7 - Zeman, media punti: 1,64/162 punti
8 - Foni, media punti: 1,55/153 punti
9 - Mazzone, media punti: 1,54/152 punti
10 - Herrera, media punti: 1,43/142 punti
11 - Liedholm, media punti: 1,35/134 punti
12 - Pugliese, media punti: 1,28/127 punti