LAROMA24.IT Roma-Udinese è come Roma-Bologna, stessa cartella di destinazione: materiale da raccontare sdraiati sul lettino di uno psicanalista. La situazione è più grave ora: oltre che per la recidività, perché lUdinese veniva da un match giocato appena 3 giorni prima, quando la Roma era già in preparazione per questa sfida. Non è frutto di una sbronza
Cambia anche il lato A di Roma-Udinese, quello lucente: mai come nellultima sfida, infatti, la squadra di Zeman è stata così efficace, verticale, propositiva, su di giri. Tanto che in mezzora si segnalano due gol, frotte di giallorossi che «arrivavano da tutte le parti» dirà Guidolin a fine gara, azioni che era difficile seguire anche visivamente vista la lucentezza e la velocità.
Due gol in 24 minuti, tuttavia, sono apparsi il minimo raccolto possibile e lo dimostrano i numeri: 21 tiri verso lo specchio, solo 5 arrivati a bersaglio per una media di un tiro ogni 4,2 effettuati giunto in porta. La media più bassa nelle prime 8 giornate di una Roma che già aveva palesato limiti di mira, come contro Atalanta e Sampdoria, quando i giallorossi raggiungeranno quota 24 tiri, record di stagione, segnando appena tre reti in due partite. Tolte dalla lente dingrandimento le magagne difensive, infatti, la produttività giallorossa risulta addirittura sotto gli standard, nonostante il miglior attacco del torneo. Per non finire di nuovo sul lettino di uno psicanalista, forse, sarebbe bastata concretizzare al massimo quella mezz'ora di sublime 'lato A'.
Mirko Bussi