E il Capitano è anche il quarto miglior rigorista di sempre

21/04/2009 alle 16:08.

CORSPORT - I rigori e Totti. Un feeling piena­mente ritrovato, quello tra i capitano giallo­rosso e i tiri dal dischetto. Basta leggere i nu­meri. Francesco Totti, infatti, non è solo il mi­glior rigorista della storia giallorossa, ma con 43 tiri (su 55) dagli undici metri realizzati in campionato occupa, a pari merito con Del Piero, la quarta posizione nella classifica dei migliori rigoristi della storia della Serie A. Una posizione destinata a migliorare se si pensa che Signori è a una so­la lunghezza e Savoldi a due.

Primo indiscusso, invece, Ro­berto Baggio, che guida la classifica degli specialisti del rigore con 68 realizzazioni.

MOMENTI – Se i numeri non sono sufficienti a spiegare il feeling tra e i calci di ri­gore, basta ricordarne un pa­io che hanno segnato in modo indelebile la sua storia in ma­glia azzurra: il cucchiaio rea­lizzato contro l’Olanda nella semifinale dell’Europeo nel 2000 e quello realizzato in pie­no recupero contro l’Australia ai Mondiali di Germania. Solo due esempi lampanti della freddezza, della tecnica e della varietà di cal­cio di
dagli undici metri. Ep­pure l’incantesimo sembrava essersi rotto un paio di anni fa, quando nella stagione 2006/07 il capitano sbagliò ben sette volte dal dischet­to in una sola annata, errori che non gli impe­dirono di diventare capocannoniere del cam­pionato e di vincere la Scarpa d’Oro come mi­glior bomber europeo. Errori che avevano messo addirittura in discussione il suo ruolo di rigorista principe nella rosa giallorossa. però non si è mai tirato indietro e già lo scorso anno aveva fatto ricredere un po’ tutti.


CORAGGIO – Quest’anno l’annata era inizia­ta nel peggiore dei modi, con l’errore fatale nella lotteria dei rigori che ha deciso la sfi­da di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Un tiro sciagu­rato con tante attenuanti per­ché arrivato nel giorno del ri­torno in campo dopo quattro mesi di stop per l’infortunio al ginocchio e dopo essere stato toccato duro da . Ma anche in questa occasio­ne ha dimostrato tutto il suo carattere, tenendosi stretto il suo ruolo di rigorista, combat­tendo contro i guai fisici e tor­nando a essere implacabile dal dischetto. Quattro realiz­zazioni su quattro in campio­nato (vittime Lecce,
e Udinese). Una in
nella sfida con l’Arse­nal. di fronte ad Almunia per l’ultimo dei cinque rigori romanisti. Un gol che non ha cambiato l’epilogo sfortunato della gara, ma che ha confermato la freddezza del capitano dagli undici metri.