LA SFIDA NELLA SFIDA: Smalling vs Lukaku

06/12/2019 alle 21:57.
smalling-faccio-una-dieta-vegana-e-anche-lukaku-si-e-interessato

LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) – Alla Scala del calcio per cullare sogni e speranze: tornare a far vibrare gli animi dei giallorossi con la desiderata musica della Champions League dopo una stagione di astinenza, la Roma; per duellare per la posta finale e spezzare gli anni di dinastia juventina, l’Inter. Di intrecci e aneddoti, arrivi sfiorati e addii consumati si alimenta la contesa tra giallorossi e nerazzurri, che oggi punta i riflettori su due nuovi attori: Chris Smalling e Romelu Lukaku. Compagni al Manchester United per due stagioni, insieme in campo per 72 partite, i due, relegati al ruolo ormai di attori non protagonisti coi Red Devils, hanno salutato la Premier per approdare in Italia: prima il belga, arrivato alle prime luci di agosto, poi l’inglese allo scader del mercato estivo.

Cresce nel Lierse l’attaccante nerazzurro, sboccia nell’Anderlecht, fa tappa al Chelsea e matura tra West Bromwich, Everton e United, con cui in due stagioni raccoglie 42 reti in 96 apparizioni, infine, corteggiato anche dalla Juventus, si lega ai nerazzurri di Conte. Muove i primi passi tra Millwall e Maidstone, invece, il difensore giallorosso nato a Greenwich che approda prima al Fulham, poi al Manchester nel 2010, quindi l’arrivo nella Capitale in prestito.

Dirompente il loro impatto nell’Inter e nella Roma: mentre il classe '93 ha scardinato le difese avversarie e conta finora 10 gol in A (più uno in Champions), affinato l’intesa con Lautaro Martinez, mostrato il suo bagaglio che porta in dote, oltre a fisicità e potenza, tecnica e qualità (per info si chieda allo Slavia Praga dello splendido assist d’esterno per il destro al volo dell’argentino), l’inglese classe '89 ha portato equilibrio e leadership all’assetto difensivo giallorosso, sino al suo approdo fragile e disorientato, scacciando più in là dai pensieri romanisti il ricordo di Manolas. Dall’Atalanta in poi sempre baluardo in difesa con 10 presenze racimolate condite anche da due reti e un assist (per Mancini…). E proprio l'alchimia Smalling-Mancini ha dato nuovo vigore alla retroguardia romanista. A certificare la sicurezza nell'atteggiamento difensivo le sole 6 reti subite dalla Roma nelle 8 gare di campionato disputate tra ottobre e novembre.

Rivali in campo, uniti fuori. Il tema è il razzismo, lo svolgimento in Italia offre spunti e contorni sempre più tristi e preoccupanti tra cori, indifferenza e prime pagine discutibili. Vittima di cori durante Cagliari-Inter dello scorso 1° settembre, Lukaku affidò il suo sfogo ai social: “Signore e signori, è il 2019, invece di andare avanti stiamo andando indietro. In quanto calciatori dobbiamo essere uniti e prendere una posizione su questa questione, per far sì che il calcio resti un gioco pulito e divertente per tutti”. Lo sottolineò, durante la conferenza stampa di presentazione in giallorosso qualche giorno dopo, Smallling: “Fenomeno inaccettabile. Occorre un cambio generazionale”. Ora si apre il sipario, si entra in scena, la Scala è impaziente: i riflettori su Smalling e Lukaku.

Clicky