LAROMA24.IT (Marco Iannelli) - Nel calcio accade di poter essere grandi amici anche se uno è il più grande simbolo della storia della Roma, e l’altro è il capitano della Juventus. Ci si può voler bene anche se, sul campo, si è avversari, in due squadre da sempre nemiche anche fuori dal terreno di gioco. Questione di numeri uno: uno come quello che porta sulla maglia Gianluigi Buffon, uno come l’unicità di Francesco Totti. I due si affronteranno, tutto fa pensare per l’ultima volta, domenica sera allo stadio Olimpico, in quella che per 25 anni è stata la casa del Capitano giallorosso: Totti conosce tutti i centimetri di quel prato verde e, dal termine di questo campionato, nelle vesti di dirigente inizierà a scoprire i segreti e i luoghi nascosti delle tribune. E’ sicuramente il momento più difficile per Totti: insieme alla società aveva annunciato il ritiro lo scorso anno quando, al momento del rinnovo, si parlava di “ultimo anno da calciatore”. Poi mesi di silenzi, dove tanti, forse troppi, hanno parlato per lui: dalla moglie Ilary a Costanzo, passando per personaggi più o meno famosi di cui l’effettiva vicinanza al 10 è tutta da verificare. Per adesso è concentrato sul campo, il Capitano, non ha risposto neanche a Monchi e Spalletti ribadendo: “Io so solo che domenica arriva a Roma la Juve, io penso solo a quello perché stiamo lottando fino alla fine in campionato e la Roma viene prima di tutto. Il resto verrà dopo e ci sarà tempo per parlarne”.
OBIETTIVO SECONDO POSTO - E allora concentriamoci davvero sulla partita contro i bianconeri, sull’ennesima sfida tra gli amici-nemici Totti e Buffon. La Roma è costretta a vincere se non vorrà vedere i rivali festeggiare lo scudetto all’Olimpico ma anche per tenere almeno a -1 il Napoli nella corsa al secondo posto, vero obiettivo della Roma per questo finale di stagione. Buffon deve fare attenzione anche perché, poco tempo fa, Totti, scherzando da Fiorello, ha ammesso: “Un rigore? Glielo tirerei sui cogli…”. Tra l’altro, nonostante le poche presenze degli ultimi mesi, il romanista ha chance di poter giocare il match e rendersi protagonista, data l'indisponibilità di Dzeko e le non perfette condizioni fisiche di Diego Perotti.
20 ANNI DI SFIDE - Il primo gol di Totti a Buffon risale al lontano 1997 quando, da ragazzini, si affrontarono in Parma-Roma. L’ultima rete in quel 5 ottobre famoso, su rigore, in mezzo il gol sicuramente più bello del Capitano allo juventino: il 17 giugno 2001, il giorno del terzo scudetto giallorosso quando il 10 aprì le marcature e diede vita all’esultanza sotto la Sud.
CAMPIONI MONDIALI - E’ in nazionale dove il rapporto tra i due si è ramificato e il Mondiale vinto insieme in Germania nel 2006 ha solamente rafforzato l’amicizia. Il capitano juventino ha sempre avuto parole di stima nei confronti del collega giallorosso tanto che un anno fa, a pochi mesi dalla spedizione azzurra in Francia per gli Europei, Buffon ‘convocò’ Totti: “Se lo porterei agli Europei?Totti si porta ovunque, perché Totti sta bene ovunque. Un giocatore come lui, con il suo talento, potrebbe in qualsiasi momento della partita decidere l’incontro. I giocatori con quelle qualità sono veramente pochi, per Totti si fa tutto…”. Data la rivalità tra la Roma e la Juventus, ed essendo i due giocatori più rappresentativi delle squadre, non è sempre stato facile gestire i rapporti personali, soprattutto dopo Juventus-Roma del 5 ottobre 2014 quando i bianconeri vinsero grazie a tre reti irregolari. Totti, da tifoso romanista prima che da giocatore, andò davanti le telecamere per spiegare il suo stato d’animo: “Da anni si verificano certi episodi che condizionano le annate. Non so se stiamo stati battuti dall'arbitro, sicuramente non dalla Juve. Con le buone o con le cattive vincono sempre”. Pochi giorni dopo arrivò la risposta dello juventino: “Nella mia carriera ho vinto tanto ma ho perso anche tanto. Sono arrivato terzo, quarto e settimo per due anni consecutivi però non penso che abbiate mai sentito Buffon fare interviste in cui inveiva contro qualcuno o magari poteva buttare lì illazioni di turno che non fanno bene a nessuno e al nostro movimento”. Gli attriti sono comunque stati superati come dei veri amici e da persone intelligenti: adesso possiamo gustarci questo Roma-Juventus, l’ultimo (a meno di clamorose sorprese) di Totti. Buffon per primo sa che senza il Capitano oltre la Roma sarà tutto il calcio italiano a perdere uno dei più grandi campioni nella storia del calcio.