LAROMA24.IT La notte dei fantasmi. Roma-Sampdoria promette di svelarne gran parte a cominciare da quelli che aleggeranno appena sotto la Tribuna Monte Mario, al confine tra la pista datletica e il campo di calcio. In mezzo al guado, dove fisseranno la base i due tecnici, per natura e per fatti antagonisti. Fantasmi di Juventus passata, una sfida EPOcale insomma. Quando Zeman era sempre Zeman, spettro del calcio sincero; mentre Ferrara era ancora un difensore che partecipava agli interminabili successi dei torinesi, contaminati dagli spiriti dei muscoli ambiguamente sviluppati.
I FANTASMI PASSATI Iván Rodrigo Piris Leguizamón, alle cronache come Ivan Piris, e Marcelo Alejandro Estigarribia Balmori, più semplicemente Marcelo Estigarribia, si ritrovano durante il viaggio di una carriera, seppur limitata visti i 23 e 25 anni, partita dal Paraguay e approdata in Italia, gli estremi di un percorso che li ha condotti nei principali campionati sudamericani: il romanista nel Brasileirao, il blucerchiato nella Primera Division argentina. Ma il passato comune, come compagni nel 2008 al Cerro Porteno, è riaffiorato recentemente, per via di un parcheggio al Deportivo Maldonado, Uruguay stavolta, dove i due furono tesserati senza mai militarvi. Si trattava, infatti, di un club dalle ambizioni inversamente proporzionali agli affari: stando allinchiesta condotta da Bloomberg, la società di seconda divisione uruguaiana dal 2000 ad oggi ha contribuito a movimentare, insieme ad altre 8 società, 70 milioni di dollari. Un parcheggio dal ticket, da intendersi come tassa sui trasferimenti, particolarmente economico, che invogliava le società del Sud America ad appoggiarvisi per concludere le proprie operazioni. Dove, invece, i due paraguaiani si sono realmente appalesati è al San Paolo, Piris, e al Newells Old Boys, Estigarribia, nonostante questultimo si fosse già affacciato dallaltra parte dellOceano nel 2008, registrando appena 12 presenze, in due stagioni, al Le Mans.
QUELLI PRESENTI - Fantasmi che si annodano tra le viscere del malcapitato, condizionandone mosse e pensieri. Capitolo Estigarribia: scelto dalla Juventus perché Conte, nuovo condottiero scelto dalla dirigenza bianconera, prometteva calcio dattacco disegnato su un 4-4-2 che molti spingevano alleccesso del 4-2-4. Poi la capacità dadattamento alle fanghiglie tattiche della Serie A, ha spinto il tecnico a creare una Juventus meno nobile, ma tremendamente efficace. Se il 3-5-2 fino a prima racchiudeva in un cerchio i meno facoltosi, ora anche la più titolata dItalia lo sceglieva come fodera. E gli effetti, hanno lenito i pruriti di una campagna acquisti di conseguenza inutile a metà. Praticamente unala (pardon: esterno alto), Estigarribia vedeva cadere i motivi del suo approdo, salvo riciclarsi come alternativa ai vari Pepe, De Ceglie, Caceres che frequentavano la fascia sinistra. Ne rimane una stagione con 14 presenze e un gol, al termine della quale il cartellino del paraguiano viene gentilmente rispedito al mittente. Lo preleverà, nellagosto scorso, Sensibile, architetto del mercato blucerchiato, per affidarlo a Ferrara, fautore del 4-3-3 che meglio si addice alle qualità del Chelo. E infatti, Estigarribia ha completato un tre-su-tre nel primo trittico di campionato, eguagliando già il bottino di reti della scorsa stagione. Rimane avvolta nel mistero, tuttavia, la scelta del 2 come numero di maglia. Fantasmi del passato, forse?
E PRESUNTI - Come quelli che hanno inghiottito in un lampo Ivan Piris, prelevato da Sabatini con la medesima formula dei colleghi, ma a cui è stata data in consegna la fascia destra che da un paio danni almeno conta più adattati, vedi Taddei e, respiro profondo, Perrotta, che (presunti) interpreti di ruolo come Cicinho. Nonostante la posizione e il fisico non siano soliti alle luci dei riflettori, vista la storia recente Piris è finito immediatamente sotto la lente dingrandimento. Commozioni alla vista di una diagonale, spasmi al primo tentativo di cross. Un saliscendi che si è spostato verso la seconda sensazione con lultimo esame (già!) contro il Bologna e che ora lo vuole rimpallato da un media allaltro alla stregua del martirio musicale estivo, noto come Pulcino Pio. Il Pulcino Piris, in effetti, ha una stazza assimilabile al pennuto ideato da Radio Globo, ma sembra aver fatto la fine del collega animato, travolto dal trattore dellopinione pubblica. Eppure, così nelle prime tre uscite romaniste come nel motivetto, non sono il terzino e il gallinaceo gli unici partecipanti alle stonature della banda.
Nonostante storie di fantasmi passati, presenti e presunti, Estigarribia e Piris, con molta probabilità, incroceranno spesso le loro rotte, viste le zone di campo contigue. E per chi volesse sentirsi in assoluta sicurezza, il consiglio è di memorizzare questo numero: 555-2368. Risponderanno i Ghostbusters.
Mirko Bussi