
LAROMA24.IT - Ho saputo che lui da piccolo era tifoso del Boca, lo andava a vedere quando giocavo io.... Parole di Nicolas Burdisso (riportate dalla rivista ufficiale della Roma) che racconta del passato di Erik Lamela da supporter della maglia giallo-blù: particolare interessante e un po scabroso per un giocatore divenuto stella emergente con indosso i colori dellacerrima rivale, il River Plate.
Possiamo quindi dire che, se la logica non ci sfugge e se diamo per buona la confessione del Bandito, soltanto per questione di pochi anni Erik Lamela e Rodrigo Palacio non hanno incrociato i loro sguardi allo Stadio Alberto J. Armando di Buenos Aires, conosciuto ai più come La Bombonera. Il giovane attaccante romanista sugli spalti dell'impianto tra i più focosi del mondo, il bomber genoano sul campo in compagnia di Palermo, Tevez e di un giovanissimo Gago. Roba di una stagione, due al massimo. Per poco insomma.
Uniti sotto la stessa bandiera che fu di Kempes, Passarella, Maradona e Batistuta e baciati dalla medesima fortuna in fatto di qualità tecniche e balistiche, i due sudamericani si sfideranno lunedì sera allo Stadio Olimpico nel match della 28esima giornata di campionato tra Roma e Genoa. Uno scontro tra talenti, piedi sopraffini dal tocco a volte delicato a volte prepotente, capaci di puntare l'uomo e la porta con facilità e destrezza. Dieci gli anni di differenza, eppure dalle capigliature non si direbbe: cotonature non proprio accademiche per tutte e due i nostri protagonisti, tra creste, codini più o meno lunghi e frangette.
Uno è stato lobiettivo più o meno dichiarato di buona parte del mercato estivo romanista, non portato a termine. Laltro è stato il colpo messo a segno i primi di luglio dopo alcune lunghe settimane di trattativa. Il primo è ancora sulla bocca di molti operatori di mercato per un possibile passaggio alla Roma, il secondo è sempre più tra le certezze marmoree della rosa di Luis Enrique e non si muoverà dalla Capitale per almeno altri 4 anni.
Lunedì saranno di fronte. Sottofondo di tango e via a rubare palloni, dritti in porta: El Joya contra El Coco. L'Argentina non è mai stata così vicina. Così bella.
Giordano Giusti