LAROMA24.IT Una storia che li accomuna, che nasce sotto il segno della Lupa giallorossa. Se per uno il sogno, quello di giocare nella Roma a lungo, è terminato molti anni fa, quando dopo svariate apparizioni in prima squadra con la ciliegina di un gol, lunico, segnato proprio sotto la Sud, fu spedito nella seconda isola più vasta del Mediterraneo, per laltro, il sogno, è restare per sempre con addosso la maglia amata. Questa sera, al Sant'Elia, probabilmente si troveranno a lottare, per la prima vo
GRECO Arrivato a Trigoria da bambino, Leandro Greco, dopo unesperienza con lAstrea nelle serie minori, torna alla casa madre per vincere da capitano lo scudetto Primavera. Nella stagione 2004-2005, quella del trionfo dei ragazzi di Alberto De Rossi, riesce anche ad esordire in prima squadra, che certo non vive giorni gloriosi. Il debutto arriva a Parma e pochi giorni dopo esordisce anche in Coppa Italia, giocando entrambe le gare in semifinale e anche qualche minuto contro lInter nella finale dove, però, la Roma esce sconfitta. Con larrivo di Spalletti trova meno spazio e lestate del 2006 viene ceduto in prestito al Verona. Gioca 26 partite, segnando anche una rete, ma a fine stagione i veneti retrocedono e lui rimane anche l'anno successivo nella squadra scaligera. La stagione seguente è piena di infortuni: colleziona solo 14 presenze con 2 reti. Nel 2008 passa in prestito al Pisa ma, conseguenza del suo infortunio precedente, è costretto a tornare nella Capitale. Nel mercato di gennaio del 2010 arriva la chiamata del Piacenza: con la maglia degli emiliani trova spazio giocando titolare per gran parte della seconda metà della stagione. Arriva Ranieri sulla panchina della Roma dopo le dimissioni di Spalletti e Leandro Greco viene messo sulla lista dei partenti ma, sfumato il passaggio al Torino, ha finalmente la sua chance: il 3 novembre del 2011, nella partita a Basilea in Champions League, entra e poco dopo segna un gol importantissimo che permette ai giallorossi di chiudere una partita che sembrava complicarsi. Passano altri 4 giorni e, visto linfortunio in corsa di Menez, gioca gran parte del derby con la Lazio. Lo scorso anno colleziona in totale 19 presenze tra campionato e coppe. Anche con larrivo di Luis Enrique trova spazio e scala posizioni nelle scelte per il centrocampo del tecnico asturiano.
CONTI Figlio d'arte del grande Bruno, si mise in luce proprio nella squadra capitolina, riuscendo a segnare anche un gol all'Olimpico nella sua prima partita da titolare. Nell'estate 1999 viene ceduto in comproprietà al Cagliari, che a fine stagione rileva per intero il cartellino del giocatore. La sua avventura in maglia rossoblù comincia con una retrocessione che lo tiene lontano dalla massima serie per 4 stagioni. Nel 2004 il Cagliari ottiene la tanto attesa promozione in serie A e Daniele Conti torna a calcare terreni più ambiziosi. Dal campionato 2008-2009, quando Diego López si ritira, Conti diviene il capitano del Cagliari. Ma la storia di Conti in terra sarda, il 3 ottobre del 2010, fu vicina ad una conclusione amara: alla vigilia del match contro il Chievo fu messo fuori rosa dall'allenatore Bisoli, insieme al vicecapitano Agostini. Bisoli aveva spiegato questa sua scelta dichiarando che i due non facevano più parte del progetto. Poche settimane dopo, però, la diatriba si risolve con un colloquio tra società, tecnico e giocatori che tornano a far parte della prima squadra. Inoltre Conti, nel settembre scorso, riesce a superare il record di 328 presenze con la maglia dei sardi detenuto da Mario Brugnera. Curiosità: dei suoi 31 gol segnati nella massima serie, 5 sono alla Roma, squadra contro la quale è riuscito più volte a centrare il bersaglio.
FL